Scene da far west al termine della finale play off del girone B di Eccellenza tra Sicula Leonzio e Acireale, vinta per 1-0 dalla squadra di casa grazie a una rete in presunto fuorigioco realizzata al 91’ da D’Agosta. Poco dopo, anche la squadra granata aveva trovato la via del gol con Bellino, ma la rete è stata annullata dall’arbitro per una segnalazione del guardalinee Joseph Russo. Un episodio che ha scatenato l’ira dei tifosi ospiti che «hanno rotto le cancellate della tribuna B – afferma a MeridioNews il responsabile della comunicazione della società di casa, Francesco Casicci – dando calci all’assistente. Poco dopo sono intervenute le forze dell’ordine e nel giro di qualche minuto tutto è tornato alla normalità». Il guardalinee, però, è finito in ospedale in seguito all’aggressione, che secondo Casicci, sarebbe stata condotta «da una decina di tifosi ospiti».
Tra gli ospiti era presente anche l’assessore allo Sport della città acese Giuseppe Sardo che, dal canto suo, ha criticato su Facebook il modo in cui i supporter granata erano stati accolti: «Acireale non merita questa “accoglienza” a mo’ di pesce puzzante. Acireale ha sempre accolto tutti con cordialità ed educazione e non è mai successa una cosa del genere – si legge sul profilo social del politico -. Probabilmente il mio resterà soltanto uno sfogo ma ho voluto dire personalmente quello che ho visto con i miei occhi». Lo stesso Sardo, contattato da MeridioNews, ha poi condannato anche l’aggressione nei confronti del giovane guardalinee: «Chi ha agito pagherà e questo compito spetta alle forze dell’ordine».
La Sicula Leonzio, intanto, ha diramato un comunicato sulla propria pagina Facebook per condannare quanto l’assessore acese aveva espresso sullo stesso social: «Cercare alibi non ci piace, men che meno sentirci attaccati quando oltre al danno arriva la beffa delle dichiarazioni rilasciate dall’ Assessore allo Sport Giuseppe Sardo». La società, infatti, lamenta i danni arrecati all’impianto dai tifosi ospiti. «Ultras scalmanati hanno estirpato il muro di recinzione e la cancellata della tribuna B. Una decina abbondante di “tifosi” mossi dall’unico obiettivo di picchiare l’assistente Joseph Russo», si legge nella nota. La società non ha preso bene lo sfogo di Sardo: «L’assessore nella sua arringa ha omesso alcuni particolari». Infine, un riferimento alle accuse dello stesso assessore relativi agli spalti maleodoranti: «Abbiamo più volte sollecitato il Comune della problematica legata alla presenza di un mercato rionale, ma la gestione dell’area non è proprietà della Sicula Leonzio».
Nel frattempo sono anche arrivate le decisioni del giudice sportivo. La società acese è stata punita con un’ammenda di 800 euro per reiterato lancio di petardi sul terreno di gioco da parte dei propri sostenitori e per «gravi manifestazioni di intemperanza nei confronti di un assistente arbitrale» colpito da «sputi». I tifosi, si legge nel referto, a fine gara «si introducevano sul terreno di gioco assumendo contegno minaccioso ed aggressivo nei confronti». Cinque anni di squalifica, inoltre, per il calciatore Filippo Vittorio per aver colpito l’arbitro con un pugno alla nuca, quattro anni, invece, per il massaggiatore Giuseppe Candido, per aver colpito lo stesso direttore di gara con un calcio. Solo quattro gare di squalifica, invece, per l’acese Simone Arcoria, per contegno offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro e dei suoi assistenti.
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