C’era anche un pezzo di amianto tra i rifiuti che, lo scorso sabato, un 59enne di Lentini ha depositato davanti al palazzo di città. A rendere noto il gesto del cittadino è stato il sindaco Saverio Bosco con un post su Facebook. Poi Mario Rocca, questo il nome dell’autore del gesto, si è autodenunciato, sempre sulla piazza virtuale del social: ha spostato lui rifiuti da via Carlo Rosselli al portone del municipio.
«L’ho fatto perché nonostante avessi segnalato la situazione al Comune, da quattro mesi a questa parte nessuno è venuto a pulire – spiega l’uomo –. Venerdì scorso mi sono recato all’ufficio tecnico, dove mi è stato assicurato che sarebbero venuti gli operatori a pulire». Ed effettivamente, pare la pulizia sia avvenuta ma solo in parte: «Sabato mattina una mia vicina di casa mi ha detto che gli operatori avevano spazzato, in realtà da quel che ho potuto constatare si erano limitati a togliere un po’ di fanghiglia e basta, gli altri rifiuti erano ancora lì. Così ho deciso di raccoglierli e portarli al palazzo comunale».
Cosa che ovviamente non è piaciuta al sindaco. «Non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione – dichiara Bosco a MeridioNews – anche perché le comunicazioni non vanno in capo all’amministrazione, ma vengono slittate agli appositi uffici. Agli operatori chiediamo di bonificare le strade ma può sfuggire qualche angolo della città che, se opportunatamente segnalato, viene ripulito come successo altre volte. In questo caso ci siamo trovati soltanto davanti a una dimostrazione di inciviltà. Sdoganare questo tipo di atteggiamento prima di aspettare il confronto non mi sembra da persona civile».
Dopo l’episodio, il primo cittadino avrebbe approfondito la situazione di via Carlo Rosselli dove qualche mese fa un mezzo utilizzato per la raccolta porta a porta aveva investito un arco storico, adesso in fase di ristrutturazione. «Mi è stato riferito che ci sono dei detriti, trasportati lì dalle piogge, che andrebbero spazzati. Sarà fatto presto. In ogni caso – continua Bosco – io non voglio condannare il servizio, in quanto gli addetti alla raccolta dei rifiuti lo hanno garantito sempre, anche in momenti particolarmente critici. Purtroppo ci troviamo di fronte ad una città complicata, dobbiamo educare innanzitutto alla civiltà».
«Ho agito spinto dall’esasperazione, non dall’inciviltà – ribatte Rocca –. Questo luogo potrebbe risollevare l’umore dei tanti bambini e anziani che ci vivono se fosse curato come si deve. Invece viene lasciato in stato di abbandono e trascurato persino da alcuni cittadini che portano i cani a fare i propri bisogni», conclude, ricordando l’ordinanza che obbliga i proprietari di cani a raccogliere le deiezioni.
Le regole dovrebbero essere fatte rispettare dai vigili urbani, che però, sottolinea il sindaco, «sono quotidianamente impegnati al contrasto dell’abusivismo edilizio, al controllo del territorio e quant’altro. È un problema comune a tutti gli amministratori, cercheremo, con le forze che abbiamo e con l’organico ridotto, di risolverlo».
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