Leggere e scrivere al tempo di Medialab

Se l’anno scorso un’unica sezione, “INTER/SEZIONI”, riuniva al suo interno attività tra le più eterogenee (dal fumetto alla lettura dell’organizzazione territoriale, dalle forme del libro alla musica leggera) del caleidoscopico mondo delle “altre attività”, l’edizione 2006/2007 di MEDIALAB/Lingue prevede un’intera sezione dedicata esclusivamente a “Scrittura e letteratura”. Nel “luogo in cui lo studio e la sperimentazione delle forme di comunicazione di massa si incrociano con la decodifica dei linguaggi diversi, grazie all’approfondimento critico e alla concreta applicazione tecnica”, quel luogo che da scenario di semplici attività extracurricolari (ma poi, mica tanto) negli ultimi anni si è trasformato nell’olimpo delle opportunità per gli studenti che non si fermano allo studio teorico ma che guardano oltre, al pieno sviluppo delle loro potenzialità in quei campi (cinema, musica, teatro, televisione, fotografia, grafica, giornalismo, comunicazione commerciale) in cui hanno deciso di incentrare la loro carriera universitaria, c’è posto per cinque laboratori e due workshop che hanno a che fare con lettura, traduzione, management culturale e gli altri mille volti che un testo scritto e la sua analisi possono assumere.

 

Nell’ambito di “Diritto e letteratura”, il laboratorio di Paolo Magris, verrà affrontato il rapporto tra letteratura e diritto a partire da casi specifici quali il conflitto religione-stato nella sensibilità letteraria italiana ed europea e il rapporto tra cultura islamica e diritto.

 

La professoressa Giovanna Lombardo terrà invece il “Laboratorio di italiano scritto”, che permetterà agli studenti di maturare o perfezionare competenze specifiche riguardo la lingua italiana: riconoscere le differenze fondamentali tra scritto e parlato, individuare i significati impliciti di un testo scritto, produrre testi di varie tipologie.

 

“Management culturale e antropologia aziendale”, coordinato da Alessandra Moretti, aiuterà invece gli studenti ad acquisire capacità critiche e di analisi della realtà culturale che li circonda, affinché non dimentichino l’immenso valore che la cultura letteraria e gli studi umanistici possono avere in questo senso. Abilità che potrebbero tornare utili, in una prospettiva futura di offerta di lavoro, per quanto riguarda l’organizzazione di eventi.

 

“Lo scaffale multimediale della biblioteca dei classici antichi”, di Maria Rosaria Petringa, vuole essere una guida attraverso tutti quei siti Internet che offrono informazioni sui classici antichi. I partecipanti al laboratorio, inoltre, realizzeranno un ipertesto multimediale destinato alla pubblicazione online, contenente alcuni percorsi di ricerca su alcuni aspetti particolari della tradizione classica e cristiana.

 

Il laboratorio coordinato da Giulia Arcidiacono, “La traduzione letteraria”, sarà incentrato sulla teoria e, soprattutto, sulla pratica della traduzione in italiano di testi in lingua inglese, sottolineando tutte le implicazioni e le responsabilità che la traduzione come artigianato comporta, le difficoltà ad essa legate e le soluzioni fornite dalla tradizione.

 

Anche “Scrittura e letteratura”, infine, così come le altre sezioni, è interessata dalla novità di quest’edizione 2006/2007: la presenza di workshop (in questo caso “Cinema e letteratura”, tenuto da Matteo Galli e “Scrittura di fantascienza” insieme ad Alessandro Fambrini), giornate di lavoro guidate da professionisti del settore, che senza dubbio arricchiscono e completano la formazione derivata da ciascuno dei laboratori. Anche per quest’anno, dunque, possiamo nutrire grandi speranze. Un nuovo modo di studiare, che sia utile, versatile e piacevole, in fondo, non è poi così lontano.