Legambiente e Passepartout per il parco di Bonagia La denuncia degli studenti: in 10 mq 447 tipi di rifiuti

L’istituto comprensivo Mattarella Bonagia e la rete di associazioni che nella scuola palermitana sta sviluppando PASSepartout, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, hanno aderito alla campagna ambientalista e di sensibilizzazione coordinata da Legambiente Puliamo il mondo.

Il circolo Legambiente Palermo ha scelto di dedicare l’iniziativa al parco Mico Geraci di Bonagia: lo spazio pubblico tra via della Giraffa, via dell’Antilope e via Guido Rossa non è mai entrato in funzione pur essendo nato per offrire una zona in cui i bambini del quartiere potessero spendere il loro tempo libero. Quello che era stato progettato per essere un polo sportivo con campi di calcio, bocce, pattinaggio e degli spogliatoi, oggi è un luogo sporco e decadente, pieno di rifiuti e pericoloso, a causa del mancato servizio di manutenzione: scarsa illuminazione, pavimentazione del tutto irregolare e divelta, i giochi non esistono più, come anche i cestini per la spazzatura e le recinzioni a protezione dell’area.

L’appuntamento in programma venerdì 20 settembre alle ore 10.00 ha lo scopo di dare visibilità alla richiesta di recupero dell’unico parco verde del quartiere e nasce dal desiderio manifestato a gran voce da un gruppo di ragazze e ragazzi di poter riavere uno spazio di socialità dove crescere in sicurezza. Lo scorso maggio, in occasione di un’iniziativa per la promozione della cittadinanza attiva e per la cura degli spazi comuni realizzata in seno a PASSepartout le alunne e gli alunni del Mattarella-Bonagia avevano dato vita a una protesta per chiedere più attenzione per quello spazio verde, segnalando lo stato di incuria delle strutture sportive e delle villette che dovrebbero essere adibite a parchi gioco. 

In seguito alla protesta, i volontari di Legambiente Palermo hanno effettuato un monitoraggio dei rifiuti nel parco: su un transetto campione di dieci metri quadrati sono stati rinvenuti ben 447 rifiuti di diverse tipologie, tutti appartenenti alla categoria rifiuti urbani. Legambiente Palermo imputa il degrado del parco non solo all’assenza di cestini, ma in generale alla cattiva gestione dei rifiuti urbani. Il quartiere è, infatti, disseminato da cassonetti stracolmi. Per l’associazione ambientalista l’unica soluzione efficace a questo problema, e più in generale alla situazione in cui versa la città, non può che essere la raccolta differenziata porta a porta in tutta Palermo.

(fonte: ufficio stampa)

Andrea Turco

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