Palermo tra le città meno verdi d’Italia si conferma fanalino di coda della classifica di Legambiente. Il capoluogo siciliano si colloca, infatti, al 100esimo posto: peggio di lei fanno solo Frosinone (101), Massa (102), Agrigento (103) e Catania che alla 104esimo posizione chiude la classifica. È in sintesi questa la fotografia scattata da Ecosistema Urbano, l’annuale rapporto giunto alla sua venticinquesima edizione, presentato a Milano e realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia, la collaborazione editoriale de Il Sole 24 ore e con un contributo di Ispra sui corpi idrici.
Tra i centri che registrano le migliori performance di quest’anno troviamo al primo posto Mantova, seguita da Parma, Bolzano, Trento e Cosenza. Il rapporto evidenzia anche le ‘eccellenze’ della mobilità condivisa di Milano, della gestione dei rifiuti di Oristano, Parma, Trento, Mantova, Treviso e Pordenone, della tramvia di Firenze (e magari in prospettiva quella dell’ambiziosa rete su binari di Palermo), che contiene lo spreco di acqua come Macerata e Monza, che investe sul solare come Padova, che teleriscalda 6mila studenti delle superiori come ha fatto Udine esattamente un anno fa.
Ma lo studio mette in luce anche le ultime delle classe dove si piazzano Catania, Agrigento e Massa, Frosinone e Palermo. Mentre uno sguardo alle grandi città mostra situazioni altalenanti. Nella prima edizione del report, nel ’94 Milano occupava la penultima posizione, peggio faceva solo Napoli, all’ultimo posto. Lo scorso anno Milano era 31esima, oggi è 23esima. Napoli è rimasta negli anni stabilmente nella parte bassa della graduatoria, Roma è ripiombata in basso a partire dal 2010 dopo un’ascesa che l’aveva portata nel gruppo delle prime trenta,Torino addirittura quarta nel ‘98 e nona l’anno successivo e poi, da oltre dieci anni, sempre abbondantemente sotto la sufficienza.
Una selezione di singole buone pratiche legate a Ecosistema Urbano saranno premiate da Legambiente a Rimini nel corso di Ecomondo (8 novembre): un’occasione per segnalare esperienze che hanno il pregio di introdurre significativi cambiamenti in ambiti specifici e che potrebbero essere riprodotte in altre realtà locali. Un’ultima notazione riguarda l’ampliamento dei temi affrontati. Con questa edizione del report abbiamo raccolto dati statistici sull’accessibilità dei capoluoghi in collaborazione con la Fondazione Serono. Una prima analisi, la prima anche per l’Italia, sarà pronta nei primi mesi del 2019 e speriamo diventi la base per stimolare la costruzione di città universalmente fruibili. Nella convinzione che una
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