Lega, a Palermo capogruppo è un ex Cinque stelle Codice etico: «Non tollereremo razzisti e omofobi»

«Quel che è certo è che non saremo il nuovo autobus pronto ad accogliere appetiti politici». Non ha dubbi Fabio Cantarella, uomo forte della Lega in Sicilia e assessore comunale a Catania, a proposito del nuovo corso del partito di Matteo Salvini nell’isola. Questa mattina in conferenza stampa il coordinatore regionale Stefano Candiani ha presentato infatti il nuovo codice etico, a partire dal quale i salviniani in salsa sicula daranno il via al tesseramento. Resteranno fuori i condannati per voto di scambio, mafia e pedopornografia e «non saranno tollerati comportamenti razzisti, omofobi e discriminatori. Scacceremo via la cattiva politica dai Comuni», dice Candiani. Che, proprio insieme a Cantarella, è stato denunciato dall’associazione antimafie Rita Atria per istigazione all’odio razziale, dopo il video nel quartiere San Berillo di Catania, definito «un quartiere in mano agli immigrati clandestini, ci troviamo immigrati pseudo-richiedenti asilo ormai dediti allo spaccio e a tutti i tipi di criminalità».

Secondo Cantarella, però, la denuncia nei suoi confronti arriva «per un video che documenta un illecito, a prescindere dal colore della pelle di chi lo sta commettendo». Sulla scia di Salvini, anche l’assessore catanese limita gli episodi di odio razziale degli ultimi giorni come «casi isolati». «C’è in corso – attacca – un’attività di strumentalizzazione, volta a esaltare episodi che ci sono sempre stati, perché esattamente come sorge il conflitto tra due palermitani, o tra due catanesi, può sorgere con un extracomunitario. Solo che in quel caso si grida al razzismo». Motivo per cui proprio oggi il ministro alla famiglia, il leghista Lorenzo Fontana, ha proposto di cancellare la legge Mancino che punisce chi istiga all’odio razziale (iniziativa bloccata dal premier Conte e da Di Maio).

Intanto Candiani ha colto l’occasione per annunciare l’adesione dell’ex Cinque Stelle, Igor Gelarda, che sarà capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo, lavorando in stretto rapporto con Cantarella. «Quello che ci interessa – ammette a Meridionews Cantarella – è che le nuove adesioni partano da un’affinità ideologica, non siamo interessati a diventare un nuovo autobus. Per questo i nuovi iscritti dovranno impegnarsi a rispettare il nostro codice etico, senza contare che è prevista da statuto una commissione di vigilanza sugli iscritti». Una rigida vigilanza che riguarderà anche gli ex coordinatori Attaguile e Pagano, indagati anche loro nell’inchiesta di Termini sui fratelli Caputo? «I parlamentari eletti nella Lega stanno di diritto negli organismi dirigenti, pur non avendo cariche di partito», taglia corto Cantarella.

Certo, resta il tema dei tanti politici di destra rimasti fuori dalle istituzioni e che guardano con curiosità alla Lega. E in molti sono pronti a scommettere che il codice etico sia un modo elegante per chiudere i portoni, questa volta non ai migranti, ma ai politici non graditi. «Salvini – sottolinea Cantarella – ha dettato una linea precisa: a noi il voto clientelare non interessa. Preferiamo tenerci il 2 o il 3 per cento dei consensi, aggiungere un granellino alla volta, piuttosto che imbarcare personaggi discussi. Per questo abbiamo adottato uno statuto molto simile a quello di Alleanza Nazionale».

Intanto, da mesi, si ventila l’ipotesi della creazione di un gruppo parlamentare anche in Assemblea regionale, dove al momento l’unico deputato leghista è Tony Rizzotto. «Non è da escludere – ammette ancora il responsabile enti locali del Catanese – che possa formarsi un gruppo della Lega a Sala d’Ercole. Certo, dipendesse dai tanti che ci hanno chiesto di aderire alla Lega, sarebbe già stato formalizzato da mesi. Ma Salvini ha detto con estrema chiarezza di non essere interessato ad avere il gruppo parlamentare per rivendicare poi l’assessorato in giunta. Il gruppo si farà se e quando ci saranno le condizioni».

Insomma, a fare da guida, secondo i vertici leghisti, sarà soltanto il codice etico. E se Salvatore Cuffaro o Raffaele Lombardo chiedessero la tessera verde? «Nulla di personale – conclude Cantarella – ma secondo le nostre regole non potremmo accoglierli nella Lega».

Miriam Di Peri

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