Le sedie con il nome di donna

Alla fine dell’800, a Catania, si diffuse una sorta di nuova cultura dell’abitare, con conseguente diffusione del concetto di , casa di villeggiatura. Una coincidenza che si unisce allo sviluppo di un’imprenditoria straniera molto attiva, e che giunse in Sicilia attraverso la flotta Britannica subito dopo che l’esercito napoleonico avanzò nel Regno di Napoli nel 1798. Si svilupperà così un’industria di mobili e arredi così innovativa da rendere la Sardella di Acireale e la Wäckerlin di Catania, aziende famose in Italia e in Europa.

Alla fine del 1870, Pietro e Luigi Sardella sono artefici di una grande innovazione: curvare tramite il vapore il legno di gelso che diverrà il sostituto del faggio. Questa loro attività rappresenterà così la più antica forma di impresa industriale nel settore e sull’isola. Cresciuta fino a contare 250 operai, agli inizi del 1880 la Fratelli Sardella ottiene il brevetto di privativa reale per tutto il regno per la fabbricazione delle sedie uso Vienna e annovera fra i clienti anche i reali arsenali delle Ferrovie dello Stato, le pubbliche amministrazioni, ma soprattutto, rullo di tamburi, la Real Casa Savoia.

La storia di Giovanni Wäckerlin lo vede arrivare a Catania appena ventenne (1897), insieme a una colonia di svizzeri. Wäckerlin assume la direzione della fabbrica di mobili che i Caflisch avevano rilevato dall’imprenditore catanese Mario Sangiorgi. La storia narra che quest’ultimo non essendo riuscito a fronteggiare gli oneri finanziari aziendali, dovette vendere l’azienda. Nasce così la Wäckerlin & C., fabbrica di mobili in legno curvato a vapore sita in via Mario Sangiorgi, 32. 

Sotto la direzione dello svizzero, la produzione, soprattutto di sedie, incontra i favori del pubblico anche all’estero e le dimensioni aziendali crescono così come le commesse importanti. Vengono progettate forme nuove per creare oggetti in legno curvato, e la Wäckerlin ottiene anche il brevetto per i rinforzi all’interno dei sedili prodotti da una macchina di propria invenzione. Ciò fa sì le sedie diventino molto più stabili e la concorrenza venga sbaragliata. Il catalogo della Wäckerlin, nel 1915, verrà scritto in quattro lingue e Anna, Berta, Frieda, Lydia e Marta, figlie di Giovanni, daranno il loro nome a magnifiche sedie da teatro che conquisteranno l’Europa.

Giusy Belfiore

Recent Posts

Il taglio dei fondi per gli Asacom a Catania, parla il papà di un bimbo disabile: «Dal sindaco giustificazioni inaccettabili»

Asacom, cioè Assistente specialistico all'autonomia e alla comunicazione. Si tratta della persona che, dalla scuola…

32 minuti ago

Il processo Università bandita a UniCt: un mezzo caos, dopo la scomparsa del reato di abuso d’ufficio

Cosa ne sarà del processo Università bandita sul presunto sistema di favoritismi all’interno dell’ateneo di…

37 minuti ago

Caso Auteri, anche la procura di Palermo ha aperto un’inchiesta

La procura di Palermo ha aperto un'indagine sui contributi regionali, a una serie di associazioni…

10 ore ago

Sciacca, individuati i presunti aggressori del minore picchiato alla fermata dell’autobus

Sono stati individuati e denunciati per lesioni dalla polizia di Sciacca due giovani accusati di avere aggredito…

13 ore ago

Scoperta azienda vitivinicola abusiva nel Trapanese, sequestrati 45mila litri di mosto

Uno stabilimento di trasformazione clandestina dell'uva è stato scoperto e sequestrato nel Trapanese dai carabinieri…

15 ore ago

Ancora un furto con spaccata a Palermo. Portati via vestiti in un negozio di via Maqueda

Furto nel negozio di abbigliamento New Form in via Maqueda a Palermo. I ladri hanno spaccato…

15 ore ago