Le manovre scellerate del Governo Lombardo su rifiuti e acqua

Preg.Mo Direttore,

in merito alla questione dei rifiuti su cui Lei ripetutamente scrive, anche se i politici poco fanno o dicono, Le vorrei segnalare che comunque ampi spezzoni della c.d. società civile si adoperano per tentare di imprimere una svolta. A riguardo Le segnalo che su Messina per il prossimo 27 settembre si è organizzata una conferenza alla presenta del Prof. PAUL CONNETT della rete “rifiuti zero”. Nello stesso tempo si sta tentando di creare una rete tra i Comuni attraverso la loro adesione all’obiettivo rifiuti zero (a riguardo Le trasmetto lo schema di delibera di Giunta). In tale contesto si possono creare le condizioni per orientare e stimolare dal territorio la modifica della legge regionale numero 9 del 2010 e, quindi, l’abolizione dell’art. 6 che prevede la costituzione delle Srr e nello stesso tempo riaprire i termini di cui all’art. 5 comma 2 bis per consentire agli enti locali di consorziarsi liberamente sulla base di criteri di differenzazione territoriale, contesto socio economico, nonchè in funzine delle caratteristiche del servizio. La conferenza di Messina sarà l’occasione (mi auguro tra le tante) per discutere e lanciare proposte che abbiano come obiettivo la strategia “rifiuti zero” che così si compendia “NO AGLI INCENERITORI, NO ALLE MEGA DISCARICHE, NO ALLA SOCIETA’ USA E GETTA E SI AD UNA SOCIETA’ SOSTENIBILE .

Con stima

Antonio Catalioto

Ringraziamo l’avvocato Catalioto per i preziosi suggerimenti e ci auguriamo che i Sindaci siciliani aderiscano alla rete “rifiuti zero”. Oggi, in Sicilia, viviamo l’emergenza rifiuti. Un’emergenza che non è soltanto caratterizzata dalla presenza di immondizia non raccolta per le strade dei centri abitati, ma anche dall’arroganza di un Governo regionale dimissionario ce continua a ‘fare operazioni’ di tutti i generi e di tutte le specie: nel settore dei rifiuti, nl settore idrico, nella formazione professionale e in altri ambiti della vita pubblica.

Quello che sta succedendo in materia di gestione dei rifiuti è gravissimo. Come abbiamo scritto ieri, il Governo ha ‘fretta’ di fare aderire i Comuni a questa nuove società per azioni di cui nessuno avvertiva il bisogno. Serve un intervento legislativo da parte dell’Ars per ‘cassare’ e cambiare una legge truffaldina, frutto, del resto, di un’Assemblea regionale siciliana ormai mandata a casa che somiglia molto, se non in tutto, a questa già citata legge da abolire.

Il nostro augurio è che la nuova Assemblea regionale siciliana, che si insedierà dopo il 28 ottobre, possa recepire le istanze che arrivano dalla società siciliana. Non nutrendo, però, alcuna fiducia nella politica siciliana, invitiamo i Comuni a proseguire nella battaglia intrapresa sia sul fronte della gestione dei rifiuti, sia sul fronte della gestione idrica.

Sui rifiuti c’è anche da combattere contro un accordo scellerato tra Governo nazionale e Governo regionale in materia di combustione dei rifiuti. Tra il 2002 e il 2008 è stata combattuta una dura battaglia politica e sociale contro la realizzazione dei termovalorizzatori (o inceneritori) , ovvero gli impianti – in Sicilia se ne volevano realizzare quattro – per bruciare i rifiuti. Una battaglia che è stata vinta – bloccando la realizzazione di tali impianti – grazie anche al pronunciamento della Giustizia europea. 

Con il già citato e dissennato accordo siglato tra Governo Monti e Governo Lombardo si vorrebbero, adesso, bruciare i rifiuti nei forni delle cementerie siciliane. Cosa, questa, che provocherà un inquinamento ben maggiore di quello che avrebberoprovocato i quattro termovalorizzatori.

Tutto questo è avvenuto – e continua ad avvenire -con l’avallo del Pd siciliano e di tutte le organizzazioni collaterali a una certa sinistra siciliana. E siccome siamo abituati a fare nomi e cognomi segnaliamo il ‘collateralismo’, ovvero il coinvolgimento di varie organizzazioni imprenditoriali e ambientalistiche nelle sciagurate scelte dottate dal Governo lombardo in materia i rifiuti e acqua (e anche su altre materie).

Ci siamo rotti le scatole nel vedere la Lega siciliana delle Cooperative, la Cna e, adesso, anche Legambiente accodarsi alle scelte di questo pessimo Governo regionale. A questi signori, che spesso si sciacquano la bocca con l’antimafia, ricordiamo che la legalità e la buona amministrazione della cosa pubblica si afferma con gli atti e con i fatti e non con le sole declamazioni: queste ultime lasciamole ai ‘Professionisti dell’Antimafia’ alla Giuseppe Lumia. 

La verità è che, da quando – nel 2008 – il Pd è entrato a far parte prima dell’area di Governo e, poi, dello stesso Governo, ne stiamo vedendo di tutti i colori. E ci dispiace notare che i compromessi – tutti rigorosamente al ribasso – coinvolgono ripetutamente organizzazioni che dovrebbero evitare di frequentare certe cattive compagnie.

Dalle organizzazioni democratiche come Lega siciliana delle Cooperative, Cna e Legambiente ci saremmo aspettati, ad esempio, un appoggio alla battaglia civile e democratica per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua. Invece così non è stato. Forse perché tra i Partiti che hanno ostacolato il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua c’è il Pd (a parte qualche lodevole eccezione).  Tutto questo è semplicemente penoso.

Non vi preoccupate: la battaglia per la gestione pubblica dell’acqua – contro i comitati di affari protetti dall’attuale Governo regionale – continuerà anche senza di voi.

Ieri a Rosolini 11 Sindaci hanno cacciato il commissario inviato dal Governo regionale. Oggi la manifestazione continua. E si estenderà in tutta la Sicilia. L’idea antidemocratica di continuare a far gestire l’acqua dai privati, in barba al pronunciamento di un referendum popolare, non passerà. E non passerà nemmeno la gestione truffaldine dei rifiuti.

Giulio Ambrosetti     

Tornando ai rifiuti, ringraziamo l’avvocato per averci spedito lo schema di delibera che i Comuni potranno adottare e che pubblichiamo di seguito.

 

Proposta N° ___________ / Prot.Data ______________________

Stemma del comune

Inviata ai capi gruppo Consiliari

il _______________  Prot.N° _______
L’impiegato responsabile
_____________________


  1. Comune di  ….
  2. PROVINCIA DI
    1. Deliberazione originale della Giunta Municipale e/o del Consiglio Comunale

N°_______  del Reg.

  1. Data  _____________
  1. OGGETTO :

Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”

Parte riservata alla Ragioneria

Bilancio _______

ATTO n.________

Titolo     ______    Funzione  ______

Servizio  ______   Intervento  ______

Cap._________

  1. NOTE

 

 

L’anno duemilaundici il giorno  _________________  del mese di___________  alle ore________ nella sala delle adunanze del Comune, si è riunita la Giunta Municipale con l’intervento dei signori:

                                       Pres.       Ass.

1)

Sindaco

2)
V. Sindaco

3)
Assessore

4)
Assessore

5)
Assessore

6)
Assessore

7)
Assessore

8)
Assessore

9)
Assessore

10)
Assessore

 

 

Presiede il Sindaco ______e partecipa il Segretario Generale _______


Il Sindaco, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione ed invita a deliberare sull’oggetto sopraindicato.

Il Responsabile del procedimento di cui all’art. 5 della L.R. 10/91, propone la seguente deliberazione avente ad oggetto:   Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”

 

 

VISTO il D. Lgs  n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;

VISTO il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:

* la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;

* la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

* la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;

VISTO il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti approvato dal Ministero dell’Ambiente il 3 luglio 2012 che promuove il recupero dei rifiuti onde ridurre il quantitativo destinato allo smaltimento e risparmiare risorse naturali, in particolare mediante reimpiego, riciclo, compostaggio e recupero dell’energia dei rifiuti;

VISTA la Legge Regionale n. 9 dell’ 8 aprile 2010 ed in particolare l’art. 1 che ha come finalità:

a) prevenire la produzione di rifiuti e ridurne la pericolosità;

b) promuovere la progettazione di prodotti ed imballaggi tali da ridurre all’origine la produzione di rifiuti, soprattutto non riciclabili, adottando anche le necessarie forme di incentivazione;

c) promuovere l’informazione e la partecipazione dei cittadini, attraverso adeguate forme di comunicazione, rivolte anche agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado;

d) promuovere il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti urbani e speciali;

e) promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e di quelli assimilati agli urbani, adottando in via prioritaria il sistema di raccolta porta a porta e definendo sistemi di premialità e penalizzazione finalizzati ad aumentarne le relative percentuali;

f) incrementare l’implementazione di tecnologie impiantistiche a basso impatto ambientale, che consentano un risparmio di risorse naturali;

g) ridurre la movimentazione dei rifiuti attraverso l’ottimizzazione dello smaltimento in impianti prossimi al luogo di produzione, con la garanzia di un alto grado di tutela e protezione della salute e dell’ambiente;

h) favorire la riduzione dello smaltimento in discarica;

i) riconoscere il ruolo dei comuni quali responsabili del servizio erogato ai propri  cittadini, anche attraverso soggetti diversi, ai sensi dell’articolo cittadini, anche a traverso soggetti diversi, ai sensi dell’articolo 4;

J) valorizzare la partecipazione dei cittadini, con particolare riferimento a forme di premialità economiche in funzione dei livelli di raccolta differenziata raggiunti;

k) rendere compatibile l’equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU o della TIA, avuto riguardo alla necessità di tutelare con misure di perequazione le fasce sociali più deboli e di ridurre l’evasione e l’ elusione fiscale in materia.


ATTESA la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati per il mantenimento e miglioramento degli obiettivi fissati dall’art. 9 della L.r. 9/10 che prevede in particolare il raggiungimento dei seguenti obiettivi:


  1. anno 2010: R.d. 20 per cento, recupero materia 15 per cento;

  2. anno 2012: R.d. 40 per cento, recupero materia 30 per cento;

  3. anno 2015: R.d. 65 per cento, recupero materia 50 per cento;

VISTO che il raggiungimento del 40% di raccolta differenziata entro il 2012 è un obiettivo di legge come sancito dal citato art. 9 ;


A) Specificare le azioni portate avanti o in corso dall’amministrazione e i raggiungimenti ottenuti nella gestione dei rifiuti

B) Specificare se c’è l’utilizzo di fondi per promuovere la raccolta differenziata.


1) PREMESSO che a livello nazionale e internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero” alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;


2) RICHIAMATO in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia (Canberra e la regione sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito; e che molti sono i comuni in Italia, tra cui da ultimo Napoli, che hanno già aderito a questo percorso deliberando l’adesione alla Strategia Rifiuti Zero;


  1. CONSIDERATO che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei “gas serra” resa sempre necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed obbligano i governi a “Tagliare” le emissioni di C02 legate anche alla produzione dei beni di consumo a partire dagli imballaggi;


  1. PROPONE DI DELIBERARE


  • Di intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 stabilendo per il 2012 il raggiungimento del 40%  di raccolta differenziata per il 2013 il 45%,  per il 2014 il 55% e per il 2015 il 65%;

  • Di istituire appena possibile un sistema tariffario che tenga in conto almeno in parte, nei vincoli previsti dalla normativa di settore, della effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;

  • Di realizzare o  concorrere a realizzare entro il 2013 un centro comunale o comprensoriale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e imballaggi possano essere re-immessi nei cicli di utilizzo ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato;

  • Di collaborare alla definizione progettuale e di supportare a qualsiasi livello lo sviluppo d’ iniziative pubbliche o private che prevedano la realizzazione sul proprio territorio di:


  1. impianti di compostaggio e di valorizzazione della frazione organica recuperata e trasformata in compost;

  2. di “ecopunti” finalizzati alla incentivazione dell’auto-conferimento ed in generale alla sensibilizzazione alla riduzione, al riuso e al riciclo;

  3. impianti di selezione delle varie frazioni da avviare a riciclo;

  4. impianti di trattamento a freddo dei rifiuti residui che prevedano innanzi tutto un ulteriore recupero di materia, l’eventuale sfruttamento senza combustione dell’energia ricavabile nei rifiuti (per es. digestione anaerobica), e l’eventuale produzione di materia prima seconda (per es. sabbie sintetiche), e comunque prevedano sempre lo studio e la minimizzazione del rifiuto residuo da smaltire in discariche temporanee;

Di avviare, attraverso la presente adesione alla strategia internazionale Rifiuti Zero, un percorso che conduca anche ad una corretta gestione del territorio (controllo della cementificazione, recupero e riqualificazione strutture e aree dismesse, progettazione e programmazione partecipata del territorio, bioedilizia, ecc.), alla riduzione dell’impronta ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.), alla mobilità sostenibile (car-sharing, pedibus, ecc.), ed in generale alla incentivazione di nuovi stili di vita (autoproduzione, filiera corta, turismo ed ospitalità sostenibili, commercio equo e solidale, ecc.). Un percorso che condurrà questo comune all’adesione all’ Associazione dei Comuni Virtuosi;

Per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei rifiuti di intraprendere ogni utile iniziativa per minimizzarne i flussi di rifiuti, favorendo, anche in ambito di programmazione d’ambito e/o provinciale la realizzazione di impianti “a freddo” in grado di recuperare ancora materiali contenuti nei residui ed in grado di orientare costanti iniziative di riduzione volte a “sostituire” oggetti e beni non riciclabili o compostabili in particolare attivare le procedure di richiesta Compostiere uso domestico presso l’ATO di appartenenza.

Di attivare ogni utile iniziativa nei confronti degli Enti Competenti affinché i rifiuti residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento (la cui logica contrasta nettamente e senza compromessi con l’obiettivo rifiuti zero) o avviati “tal quali” a discarica;

D’ istituire l’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero” che abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale.

Di stabilire la seguente composizione dell’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero”:


  • un rappresentante del comune (specificare i nomi)

  • un rappresentante della ditta che espleta il servizio di raccolta rifiuti (specificare i nomi)

  • uno o più rappresentanti di associazioni che si impegnano per l’attuazione delle buone pratiche in materia di rifiuti (specificare i nomi)


Di dare atto, altresì, che i membri del suddetto Osservatorio, che dovranno riunirsi almeno due volte all’anno non percepiranno alcun compenso.

 

 

Il Proponente

Responsabile di Procedimento

 

 

LA GIUNTA  MUNICIPALE E/0 Il CONSIGLIO COMUNALE


Vista la superiore deliberazione avente per oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”

Ritenuto di dover procedere alla sua approvazione;

Visti i pareri resi ai sensi di legge;

Visto (eventuali  leggi di settore)

Ad unanimità di voti espressi palesemente


D  E  L  I  B  E  R  A


1) Approvare la superiore proposta di deliberazione avente per oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”

Contestualmente

Ravvisata l’urgenza di provvedere;

Con voti unanimi espressi palesemente;


DELIBERA

dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.


Proposta di deliberazione della giunta comunale avente per oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero verso 2020”

_______________________________________________________________________________________

Pareri ……

 

 

   Il Dirigente di Settore


__________________________

_______________________________________________________________________________________

Il sottoscritto Dirigente del Settore Servizi Finanziari.

 

 

Verificata la rispondenza della proposta di deliberazione in esame allo strumento finanziario;

Ai sensi …….. e successive modifiche ed integrazioni, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della proposta di deliberazione di cui all’oggetto.


______________ lì Il Dirigente di Settore


Visto: L’assessore al ramo

  • IL SINDACO

  • L’ASSESSORE ANZIANO

IL SEGRETARIO GENERALE

 

 

 

 


  1. REFERTO DI PUBBLICAZIONE

 

 

Certifico io sottoscritto Segretario Generale su conforme dichiarazione del Responsabile Albo Pretorio, che


copia del presente verbale viene pubblicato il giorno ______________ all’Albo Pretorio ove rimarrà esposto


per 15 giorni consecutivi.

  1. Il Responsabile Albo Pretorio
  • IL SEGRETARIO GENERALE

  • _____________________________


 

Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d’ufficio

 

ATTESTA

 

 


  • CHE la presente deliberazione è divenuta esecutiva il _____________________________


____________________________________________________________________________ .

 

 

•   decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione (Art. ________


  • Dichiarata  Immediatamente Esecutiva (Art._________


  • ____________________________________________________________________________________


      ______________________________________________________________________________.

  1. Dal Municipio__________________
  • IL SEGRETARIO GENERALE

 

 

Proposta N° __________ / Prot.

Data ______________________

Stemma del Comune

Inviata ai capi gruppo Consiliari

il _______________  Prot.N° _______
L’impiegato responsabile
_____________________

 

 

Redazione

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