Le foto al buio di momenti teatrali di Tita Tumminello Alla Fabbrica 102 sarà di scena la mostra 4.48 pm

Una serie di fotografie per cogliere i momenti di della performance teatrale. È questa la migliore sintesi per descrivere 4.48pm, mostra delle foto scattate dall’attrice e fotografa Tita Tummillo, esposte alla Fabbrica 102, mercoledì a partire dalle 21. Un’esperienza unica nel suo genere, una mostra al buio, con le fotografie esposte in una stanza completamente priva di luce e visibili solo con l’ausilio di piccole torce led che saranno fornite in loco. A contribuire alla creazione dell’ambiente perfetto la musica elettronica dello sperimentatore noise Marco Malasomma. Il pubblico entrerà in gruppi separati.

Fotografia, teatro e musica: l’arte cross-mediale, in quest’epoca iper-tecnologica, altro non è che compenetrazione, più o meno evidente, dei media. Cross-medialità non necessariamente coincide con ih tech, tutt’altro. Nelle foto di Tita, dove il medium è al servizio delle idee e del disvelamento della visione, c’è proprio una volontà di discostarsi dall’allucinazione dell’alta definizione – nel cui surrealismo delirante siamo completamente immersi, e di contrapporre un’estetica sporca, scomposta, al limite del percettibile. Vediamo/non vediamo corpi, umani, femminili o rappresentazioni di essi – agitati, colti in movimenti convulsi, nel loro divenire campi gravitazionali, la cui forza centrifuga irrompe maggiormente perché delimitata dagli spazi chiusi in cui agiscono.

Nel rapporto tra le fotografie e il sound elettronico di Marco Malasomma dove il suono si fa elemento integrante e destabilizzante rispetto alla fotografia. L’installazione prende la struttura di un ‘ambiente sensibile’ dove il visitatore è chiamato ad essere parte attiva scegliendo di vedere. Le fotografie sono installate in una stanza completamente priva di luce e visibili solo con l’ausilio di piccole torce led Il sound in brevi live performance.

Il ritratto dei protagonisti:

Tita Tummillo: si forma come attrice con Armando Punzo, Cesar Brie, Andrea Cramarossa, Jean Paul Denizon, Roberto Mazzini, David Brackett, Compagnia “Instabili Vaganti”, Paolo Panaro, Paolo Senor, Roberto Magri, Paolo Carriolo, Julia Varley. Come fotografa partecipa a numerose mostre espositive quali, “Il mio corpo è la mia casa”, “Storie di Caino”, “Bouduar 900”, “5perMagma”, “Verde” e “Ulysse’sons”. Studia fotografia con Alessandro Cirillo e Andrea Botto.

Marco Malasomma: è un compositore, percussionista e musicista elettronico impegnato nella ricerca sonora attraverso l’uso di field recordings, suoni concreti, feedbacks e real time processing. Costantemente impegnato in studio e live con i progetti ERGO e con il gruppo interdisciplinare WHITE NOISE GENERATOR.Si dedica da anni anche alla realizzazione di suoni per cinema, teatro, televisione e performance multimediale.

Redazione

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