Le ‘carte’ ufficiali della rinuncia al contenzioso con Roma: Il Governo Crocetta ha nascosto un miliardo e mezzo di euro?

LA STORIA SEMBRA INCREDIBILE, MA HA TUTTA L’ARIA DI ESSERE VERA. IL GOVERNATORE E’ STATO COSTRETTO A PORTARE I DOCUMENTI ALLA COMMISSIONE FINANZE DELL’ARS. DOVE UN SECONDO DOCUMENTO SMENTISCE QUELLO DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE…

Mentre in Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars prosegue, a spizzichi e bocconi, l’esame della terza legge finanziaria, desta non poco sconcerto, tra le forze politiche, il piccolo ‘giallo’ che si sta consumando sui dati forniti dal Governo regionale di Rosario Crocetta sulla cosiddetta rinuncia ai contenziosi con lo Stato. Vediamo di illustrare che cosa sta succedendo.

La scorsa settimana un gruppo di parlamentari ha chiesto al Governo Crocetta di portare in Commissione Bilancio e Finanze le ‘carte’ dell’accordo firmato qualche settimana fa dal presidente della Regione a Roma. Si tratta del contestatissimo accordo in base al quale il Governo – senza prima passare da Sala d’Ercole – in cambio di 550 milioni di euro circa, ha rinunciato a una serie di contenziosi con lo Stato.

Ebbene, il Governo, finalmente, ha tirato fuori alcune ‘carte’. Dalle quali risulterebbe che la Regione siciliana, a partire da quest’anno e fino al 2017, rinuncerebbe a 3 miliardi e 992 milioni di euro. Già questo, di per sé, è un fatto grave. Ma il fatto ancora più grave è che, in Commissione Finanze dell’Ars, circola un secondo documento nel quale si leggono ‘numeri’ un po’ diversi.

Dalla lettura del secondo documento – che è quello vero – viene fuori che la Regione siciliana, da quest’anno al 2017, perderebbe non 3,9 miliardi di euro e rotti, ma ben 5 miliardi e 450 milioni di euro!

Proviamo, adesso, ad osservare meglio i due documenti.

Leggendo il primo documento viene fuori che la Regione siciliana rinuncia al ricorso n. 39 del 2012. E’ un ricorso contro il “Concorso alla finanza pubblica” (in pratica, Roma che scippa soldi dal Bilancio regionale). Sono 307 milioni di euro all’anno da quest’anno fino al 2017. In pratica, un miliardo e 200 milioni di euro.

Come viene fatto notare nel secondo documento, il Governo regionale sembra aver ‘dimenticato’ gli scippi operati dal Governo nazionale nel 2012 e nel 2013. Morale: il Governo Crocetta, solo con questo ricorso, non ha rinunciato a un miliardo e 200 milioni e rotti di euro, ma ha rinunciato a un miliardo e 800 milioni di euro e rotti.

Poi c’è la rinuncia al ricorso n. 85 del 2012. Il Governo Crocetta rinuncia a tale ricorso per 116 milioni di euro all’anno, dal 2014 al 2017. Dunque rinuncerebbe al ricorso per circa 460 milioni di euro.

Al solito, nel documento che ha consegnato alla Commissione Finanze, il Governo regionale ‘dimentica’ il 2012 e il 2013, cioè 232 milioni di euro! In realtà, il Governo Crocetta, solo per questo ricorso, sta rinunciando a quasi 700 milioni di euro! Cosa che viene fatta notare nel secondo documento.

La sceneggiata si ripete con le “Semplificazioni tributarie”. Nel documento che il Governo regionale ha fornito alla Commissione Finanze, la Regione rinuncerebbe a circa 468 milioni di euro. Ma come si nota nel secondo documento, a questi vanno aggiunti 88 milioni di euro del 2012 e 117 milioni di euro circa del 2013. Morale: il Governo regionale ha rinunciato a un contenzioso pari a 6670 milioni di euro circa!

Poi c’è il ricorso n. 170 del 2012: “Razionalizzazione e riduzione della spesa”. Qui il danno è forte: il Governo Crocetta rinuncia al contenzioso di 641 milioni e 474 mila euro per il 2014 e di 673 milioni e 400 mila euro per il 2015, 2016 e 2017. In totale, la Regione, stando al documento diffuso dal Governo, rinuncerebbe a a 2 miliardi e mezzo di euro circa.

Ma, anche in questo caso, il Governo avrebbe ‘dimenticato’ 304 milioni di euro del 2102 e 513 milioni di euro del 2013. Di fatto, la Regione sta rinunciando a un contenzioso di 3,3 miliardi di euro e non di 2 miliardi e mezzo di euro.

Da notare anche la rinuncia al ricorso n. 17 di quest’anno che vale 106 milioni di euro.

Insomma, anche nel fornire i dati sul contenzioso a cui ha rinunciato, il Governo Crocetta ha mostrato strane ‘dimenticanze’. Che sono state puntualmente ‘sgamate’.

Di fatto, per avere a disposizione subito 550 milioni di euro circa, il Governo Crocetta ha rinunciati a contenziosi pari a 5 miliardi e 450 milioni di euro. Di fatto, quello del Governo nazionale è stato un ricatto politico ignobile. E questo la dice tutta sulla ‘moralità politica’ del Governo Renzi.

Stando a notizie ancora da confermare, sembra che per alcuni di questi contenziosi la Corte Costituzionale avesse già dato ragione alla Sicilia. Così, per evitare problemi al Governo Renzi, il Governo Crocetta avrebbe accettato quest’accordo, penalizzando i 5 milioni di siciliani che, per una somma di fattori avversi, sono amministrati da questo personaggio.

La vicenda ancora non è chiusa. Perché sono in corso azioni per cercare di vanificare un accordo che il Governo Crocetta ha firmato sulla pelle della Sicilia per penalizzare la Sicilia.

Nei prossimi giorni proveremo a capire se è vero che alcuni di questi ricorsi erano già vinti.

In questa fase non possiamo non segnalare l’assurdità di tutto quello che sta succedendo. Con un Governo regionale che, da una parte, rinuncia a contenziosi che avrebbero potuto portare risorse finanziarie nelle ‘casse’ della Regione; dall’altra parte, lo stesso Governo regionale che, per mancanza di soldi, vorrebbe gettare in mezzo alla strada alcune categorie sociali (è il caso di migliaia di forestali).

Tutto questo, lo ribadiamo, è assurdo.

Crocetta rinuncia ai contenziosi con lo Stato: pagano i cittadini Siciliani/ Il documento ufficiale

Redazione

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