Si chiamerà Law park, il parco della legge, proprio perchè di fronte il tribunale: a fine mese Palermo avrà il suo primo skatepark pubblico. Un sogno di molti, che si è trasformato in un’idea di sei ragazzi – i componenti della pagina facebook Skatepark Palermo – e da qualche giorno in una serie di rampe che vengono costruite giorno dopo giorno da metà maggio.
La prosecuzione dei lavori viene raccontata poi attraverso foto e video da Giorgio Corsino e Nino Madonia, che oltre a essere videomaker sono anche skaters professionisti da 15 anni. Insieme a loro c’è poi Massimiliano Rotolo, che è stato l’ideatore dell’intera iniziativa, il proprietario del negozio Yankee shop (che si occupa di contatti col Comune e con gli sponsor) Giuseppe Longo, il pattinatore Andrea Giuttari e Danilo Aiosa, responsabile dell’interazione con bambini e famiglie. Ma come è venuta in mente l’idea di realizzare uno skatepark proprio di fronte il tribunale?
«Siamo di fronte al Palazzo di Giustizia – dicono Giorgio Corsino e Nino Madonia – c’è una piazza gigantesca e il posto è centrale. Abbiamo due quartieri vicini che sono la Zisa e il Capo, che hanno le difficoltà di ogni quartiere. E speriamo che i ragazzini abbiano voglia di provare questo sport, che avrà un impatto sociale». Com’è possibile passare in tre mesi dall’aggregazione virtuale alla creazione di un progetto concreto? «Il Comune aveva già manifestato la volontà di realizzare uno skatepark pubblico – spiega Giorgio – allora noi ci siamo diciamo così messi in mezzo, perchè temevamo che i lavori potessero essere affidati a dilettanti o comunque non appassionati che, come accaduto da altre parti, avrebbero realizzato uno scarso risultato».
«Molti Comuni – aggiunge Nino – hanno utilizzato gli operai comunali, che non sanno nulla delle giuste misure e delle normative ad hoc, col risultato che poi bisogna smontare quelle stesse strutture; e i costi raddoppiano». Grazie al consiglio dei ragazzi in città è giunta invece la ditta Ignoramps, composta da skater professionisti che hanno realizzato strutture simili in molte altre parti d’Italia, tutto a norma e omologato. «Noi non stiamo prendendo manco una lira – aggiunge Giorgio – crediamo nel progetto e volevamo che non si realizzasse una ciofeca. Dobbiamo dire grazie alla volontà della consigliera Alessandra Veronese e alla disponibilità economica del Comune». Per gli appassionati della tavola con le ruote Law Park sarà un’occasione da non perdere. Anche perchè «a Palermo si skate da oltre 20 anni – osserva Giorgio – sempre per strada e avendo ogni giorno problemi con la polizia». Mentre per Nino «in altre città dopo l’apertura di uno skatepark molte persone che avevano messo di farlo hanno ripreso, gente che non aveva mai skateato comincia, si crea un nuovo giro».
Fino a questo momento davanti al Palazzo di Giustizia i ragazzini del Capo e della Zisa vengono a giocare a calcio e ogni tanto a pallavolo. Adesso invece potrebbero cimentarsi con lo skate. «Il ragazzino pensa a giocare a pallone – conferma Giorgio – perchè il calcio è lo sport che va per la maggiore. Così invece vedranno che c’è un’alternativa. Anche i ragazzi che giocano qui sopra, di fronte il tribunale, prima o poi verranno qui. Lo skate diventa anche uno stile di vita, educa anche la gente, e credo che potrà cambiare anche la mentalità. Lo skate nel 2020 diventerà disciplina olimpionica».
«Già in giro – continua Nino – si stanno formando associazioni di atleti che andranno alle Olimpiadi, speriamo che ci sia qualche palermitano e che potrà formarsi su queste rampe. Probabilmente noi, che siamo professionisti, avremmo realizzato qualcosa di più tecnico. Ma abbiamo pensato proprio a chi vuole iniziare, sarà una sorta di metatest, si spera che questo sia un progetto di lancio per progetti futuri».
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