Lavoro a S.Cristoforo, l’incontro tra domanda e offerta Gapa: «Una possibilità anche per i non tecnologici»

Trovare lavoro è spesso un’impresa. A Catania sono i volontari dell’associazione Gapa (Giovani assolutamente per agire), che opera nel quartiere San Cristoforo da oltre 30 anni, a essersi inventati una modalità originale e pratica di fare incontrare, a livello iper locale, domanda e offerta.

Per chi è alla ricerca di un’occupazione, vengono stampate le offerte di lavoro selezionate visionabili, ogni lunedì dalle 17.30 alle 19, nella loro sede di via dei Cardai nel cuore del quartiere popolare di San Cristoforo. Inoltre, l’associazione mette a disposizione la possibilità di iscriversi a un servizio che prevede un avviso, con una chiamata telefonica o con un messaggio su Whatsapp, in caso di nuove proposte lavorative. Sul versante offerta, invece, il Gapa si rivolge a negozi, attività commerciali e anche privati cittadini in cerca di personale o di una persona per un singolo lavoro per rigirare la richiesta alle persone potenzialmente interessate e adatte.

A spiegare a MeridioNews da dove nasce questa buona pratica è Salvo Vazzana, uno degli ideatori che cura la realizzazione del progetto nel rione. «Con questo stesso spirito – dice – esistono già due gruppi su Facebook, che noi gestiamo con l’idea di fare soprattutto da passaparola». I gruppi sul social network, negli anni, hanno ottenuto un successo enorme con oltre 27mila iscritti ciascuno. «Sulla piattaforma virtuale, questo metodo – sottolinea Vazzana – ha funzionato molto bene. Adesso abbiamo pensato di agire direttamente sul territorio per fare innescare un meccanismo virtuoso di questo genere, anche in un quartiere come il nostro dove c’è un grande bisogno di lavoro e tanta gente che non ha ancora accesso alla tecnologia». 

Secondo i loro ultimi dati, infatti, a non avere la possibilità di utilizzare con continuità un computer connesso a internet sarebbe quasi la metà della popolazione di San Cristoforo. «In questo modo, chiunque abbia un cellulare può usufruire del nostro servizio gratuito sulle offerte di lavoro a livello locale in tempo reale – spiega l’ideatore – Noi facciamo solo da intermediari, soprattutto per fare in modo che anche chi non ha possibilità di utilizzare quotidianamente un computer con un account su Facebook, non venga tagliato fuori dal mercato del lavoro».

L’idea di fondo è quella di creare una sorta di «elenco delle competenze» delle singole persone che si iscrivono al servizio. «Per chi dovesse ancora compiere il primo passo verso la ricerca di una occupazione, non c’è problema – afferma Vazzana – abbiamo pensato anche a un supporto da offrire nella fase di compilazione del curriculum oltre che a un corso di informatica gratuito per dare a tutti almeno le competenze di base».

A luglio scorso, una busta con delle minacce di morte era stata ritrovata da una volontaria del Gapa proprio all’ingresso della sede dell’associazione. «Non può vincere la paura – dice a MeridioNews il fondatore del Gapa e caporedattore de I Siciliani giovani, Giovanni Caruso – è per questo che siamo ripartiti con un progetto dal basso che riguarda una delle attività più necessarie per ricostruire uno stato sociale che non esiste e che troppo spesso viene gestita con dinamiche di fatto mafiose: il lavoro».

Per i prossimi giorni, è già in programma nel quartiere un volantinaggio per informare tutti dell’attivazione di questo nuovo strumento. «Prima – ricorda Caruso – erano anche i giornali a fare un servizio del genere. Siamo consapevoli del fatto che non esistono più i contratti di lavoro di una volta e che molti non verranno nemmeno regolarizzati. Sappiamo anche che le cifre sono sempre molto basse, si lavora anche per due euro l’ora praticamente al di sotto del livello minimo di dignità del lavoro – lamenta – Noi non vogliamo diventare collaboratori di uno sfruttamento, ma vogliamo pensare questo come un primo passo, un modo per far conoscere le persone e mettere a servizio le competenze».

Quello che è iniziato lo scorso lunedì al Gapa «non è uno sportello – ci tiene a sottolineare Caruso – anche se ci occuperemo, in qualche modo, di garantire i diritti fondamentali dei lavoratori. Se qualcuno ci chiederà consulenze legali, li indirizziamo alle persone competenti. Siamo soddisfatti – conclude – di fare una cosa per il quartiere che sia quanto più lontana possibile dalle parole del candidato alle prossime elezioni regionali nelle fila di Forza Italia, Riccardo Pellegrino nel suo comizio di apertura della campagna elettorale qui a San Cristoforo».

Marta Silvestre

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