Proteste e raccolta firme dei residenti in viale Lazio per i disagi nel trovare parcheggio a causa dei lavori dell’anello ferroviario. Si sono organizzati in un comitato spontaneo, guidato da Gabriele Citarrella, e hanno lanciato una petizione rivolta al Comune. Per manifestare all’Amministrazione le difficoltà sino ad ora riscontrate, alcune attività commerciali hanno mantenuto durante il weekend le saracinesche abbassate.
«Abbiamo mandato una mail al’ingegner Nunzio Salsi, che si occupa delle strisce blu nella nostra zona evidenziano i numerosi problemi scaturiti da questa chiusura della zona residenziale. Inaudito il modo in cui il comune ha pensato la mobilità stradale durate i lavori dell’anello ferroviario in viale Lazio». Racconta a Meridionews l’attivista Gabriele Citarella.
I titolari degli esercizi commerciali della zona sostengono di aver registrato una flessione delle vendite a partire dal primo giorno di chiusura delle strade, lo scorso giovedì. Da oggi gli operai della Tecnis, l’azienda catanese incaricata della realizzazione dell’anello ferroviario, inizieranno a scavare per mandare avanti i lavori di scopertura dei sottoservizi. Macchinari in azione, dunque, lungo via Sicilia e nel tratto di viale Lazio (tra via Libertà e poco prima dell’incrocio con viale Campania.
Ma non si fermano qui i problemi dovuti ai lavori per la costruzione dell’anello ferroviario in viale Lazio stando alle parole del consigliere della VIII circoscrizione, Marcello Longo. «L’esito del sopralluogo al cantiere per l’anello ferroviario e’ sconfortante». Racconta Longo. «Tra l’altro i soggetti a mobilità ridotta sono sequestrati nelle loro case o impossibilitati a transitare e sarebbe bastato pianificare in loco per non sacrificare un ficus secolare. Tutto questo senza alcun presidio dei Vigili Urbani. Pochi minuti fa, ho dovuto indicare io stesso ad un’ambulanza il nuovo percorso per arrivare a destinazione».
mazo
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