«Era previsto che atterrassi a Catania intorno alle 21.20 di lunedì, arrivando da Pisa, ma Ryanair ha dirottato il volo su Comiso. E da lì non so ancora come arriverò a casa». A parlare con MeridioNews è uno dei tanti passeggeri a cui i lavori nell’area di movimento mezzi dell’aeroporto Vincenzo Bellini hanno scombinato i piani. Con una nota ufficiale la Sac, società che gestisce lo scalo di Fontanarossa, ha comunicato che dall’11 al 20 marzo si dovrà intervenire su uno spazio necessario agli aeromobili per muoversi all’interno della pista. «I lavori erano programmati – spiegano dalla società – Ma sono diventati urgenti quando ci siamo accorti che le condizioni della via di rullaggio erano peggiorate e che non saremmo arrivati, probabilmente, alla fine dell’estate». Così il 6 marzo l’infrastruttura catanese ha inoltrato la comunicazione di avvio lavori all’Enav e, il giorno dopo, ha riunito le compagnie aeree per spiegare le variazioni all’operatività: lunedì atterreranno sei voli ogni ora, da martedì fino al 20 marzo saranno solo quattro. Anziché dieci. Un po’ come quando le emissioni di cenere dell’Etna avevano costretto a chiudere una porzione di spazio aereo, con i conseguenti ritardi.
Adesso, anche se di cenere non ce n’è, i disagi ci sono ugualmente. «Se avessimo aspettato, probabilmente avremmo dovuto farli urgentemente nei momenti di picco estivi – spiegano dall’ente gestore – Sarebbe stato un disastro. Lavoreremo giorno e notte per finire prima del 20 marzo, ma ancora non siamo in grado di dire se ci riusciremo». E se Alitalia ha provveduto con la cancellazione dei voli (ne sono saltati 54, dall’11 al 17 marzo), lo stesso non può dirsi per Ryanair: la lowcost irlandese ha preferito deviare il traffico in arrivo sull’aeroporto di Comiso. «Mi è arrivata una comunicazione dalla compagnia aerea – continua il passeggero sentito da MeridioNews – Mi informavano che avrei potuto chiedere il rimborso del biglietto, prenotare un nuovo volo o accettare il dirottamento su Comiso, ricordandomi però di dovere provvedere indipendentemente agli spostamenti dallo scalo verso la mia destinazione, cioè Catania, inviando loro le ricevute per ottenere il rimborso». Niente di particolarmente complicato, se l’atterraggio del volo avvenisse nel corso della giornata. Ma dal tramonto in poi tutto si fa più difficile: l’ultimo autobus parte da Comiso verso il capoluogo etneo alle 19.30.
«In partenza non ci sono limitazioni – aggiungono da Sac – Ma se un aereo non arriva è difficile che possa decollare: cosa fare con i passeggeri, però, dipende dalla singola compagnia aerea». «So che i trasporti non dipendono direttamente dall’aeroporto – prosegue il passeggero – ma se i voli non atterrano come programmato è per via dei necessari lavori che si dovranno fare a Catania. È così assurdo pensare di prevedere che ci venga data una mano a tornare a Catania? O che, almeno, ci vengano prospettare le varie opzioni? Da quanto ho capito, l’autonoleggio a Comiso chiude alle 22. Significa che se il mio volo tardasse, anche di solo un quarto d’ora, non potrei neanche prendere un’auto a pagamento».
Spostare la data del suo ritorno all’ombra dell’Etna è fuori discussione – «sono in viaggio per lavoro e devo tornare per lo stesso motivo, ma anche se fosse stata una vacanza il problema sarebbe rimasto uguale» -, ma la speranza è che la Sac e le compagnie trovino una soluzione entro lunedì. In questo senso, sembra che un’interlocuzione sia stata avviata: per il momento, sembra essere escluso che l’aeroporto metta a disposizione dei passeggeri delle navette ad hoc che partano dalle 19.30, ma la possibilità è che si chieda alle compagnie dei trasporti regionali di aggiungere eccezionalmente qualche corsa. L’eventuale interlocuzione, però, sarebbe ancora ben più che agli albori.
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