Si sono conclusi nella giornata di ieri i colloqui di lavoro per i 143 ex dipendenti del call center Qè di Paternò, che gestivano i servizi Inps e Inail. Gli ex lavoratori sono stati chiamati dai responsabili risorse umane di Netith, il progetto imprenditoriale nato già da qualche mese e attivo nel settore informatico, che curerà gli stessi clienti. A creare Netith è stato l’imprenditore Franz Di Bella, non solo per le attività di call center, ma anche per servizi di incubazione di impresa e digitalizzazione di documenti. Inizialmente, in base al volume d’affari della commessa, dovrebbero essere assunte tra le 48 e le 50 persone.
«Ho sostenuto il colloquio e penso che sia andato bene – racconta a MeridioNews Maria, una delle ex operatrici che si occupava dell’Inps – Non mi voglio pronunciare, ma sono fiduciosa». Sulla stessa lunghezza d’onda Carmela, un’altra ex dipendente: «Anche io ritengo di essere andata bene: d’altronde tutti i miei ex colleghi e io abbiamo maturato in tanti anni una certa esperienza e professionalità». Subito dopo Pasqua dovrebbero avvenire le selezioni. I nuovi assunti, prima di essere operativi, dovranno sostenere un corso di aggiornamento e perfezionamento.
A breve Netith dovrebbe avere l’opportunità di lavorare anche con la commessa Enel, come spera Valentina Borzì ex responsabile sindacale Cgil all’interno del Qè: «Ci auguriamo che anche per la commessa Enel si concluda quanto prima l’iter, in modo da incrementare i posti di lavoro». In tal caso ci saranno prossimamente altri colloqui che, stavolta, coinvolgeranno le 90 persone che si occupavano proprio della società nazionale di approvvigionamento elettrico. Anche in questa circostanza, inizialmente, dovrebbe esserci un numero di assunzioni di personale minimo (ancora da determinare) collegato comunque al volume d’affari Enel.
«Non mi sbilancio – afferma Anna Orifici, sindacalista Cisl – ma siamo ottimisti sul futuro immediato. Apprezziamo il lavoro svolto dal neonato gruppo imprenditoriale». «L’azienda sta crescendo – ribadisce Franz Di Bella – Come ho detto mesi fa, finora abbiamo lavorato a fari spenti e continueremo a farlo. Vogliamo fare del bene per il territorio». Netith dalla sua apertura di fine ottobre ha, al suo interno, circa 250 lavoratori a progetto. Tutti operativi nella sede di contrada Tre fontane.
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