L’autogol dell’Experia

Non si era mai visto. Mai un centro sociale si era spinto a tal punto da occupare un luogo privato, seppur temporaneamente. I ragazzi dell’Experia hanno creato un precedente entrando, nella mattinata di mercoledì 6 gennaio, nei locali dell’ex cinema Minerva, situati in via Orto del Re. «Questa occupazione – sostiene Francesco Ferlito, uno dei proprietari dell’immobile – può rappresentare un precedente molto grave, perché si coinvolgono dei privati cittadini in una controversia tra l’Experia e le istituzioni. Pertanto, abbiamo sporto denuncia, anche se non voglio scendere nei particolari. Vogliamo al più presto ripristinare la legalità. Noi abbiamo provato ad aprire un dialogo, ma non è stato possibile giungere ad un accordo».

 
La causa dunque, è stata avviata. Poteva essere evitata: alcuni membri dell’Experia parlano di equivoco: erano convinti che quei locali fossero di proprietà del Comune (ente dal quale è stato preso in affitto per molti anni, ndr) e non della famiglia Ferlito: «L’equivoco di cui loro parlano, che si trattava di un locale del Comune, è una falsità che è stata chiarita dopo due o tre minuti. Intorno alle 12 e 30, mentre stavamo uscendo dalla messa, dei vicini ci hanno avvertito che  qualcuno stava scassinando la porta di via Bonanno. Siamo subito accorsi cogliendoli in flagranza, tentando di aprire un dialogo con loro, avvertendoli dell’errore. Questo non li ha fermati, così hanno continuato ad aprire le altre porte davanti ai nostri occhi, senza ascoltare le nostre rimostranze».

Nonostante il chiarimento, l’occupazione è stata comunque conclusa «per veicolare un messaggio chiaro, quello dell’abbandono e del degrado del quartiere Antico Corso e quello dello sperpero di denaro pubblico per lo sgombero del Cpo», afferma Luigi Marino, membro del comitato” e aggiunge “Continueremo questa campagna nei prossimi giorni”.

Resta un dubbio perché coinvolgere dei privati cittadini? «”Dovevano essere distinti due eventi – dice Ferlito – bisognava separare questo gesto irragionevole, che ha coinvolto privati cittadini, dalle questioni in sospeso da mesi. Perché prendere’ in ostaggio’ un locale di un privato per ricattare il Comune? Le forze dell’ordine e le istituzioni chiamate a intervenire numerose volte dal proprietario del locale, si sono dimostrate totalmente disinteressate all’episodio».
 

L’occupazione terminerà nella mattinata di sabato, dopo una conferenza stampa indetta dal comitato. Il seguito della vicenda avrà luogo in tribunale,  per stabilire l’eventualità di un risarcimento per i proprietari del Minerva. «Ci saranno dei danni, seppur lievi – conclude Ferlito – che dovranno essere valutati. Io non sono riuscito ancora ad entrare, sicuramente hanno imbrattato i muri esterni e lasciato aperte le finestre. E in questi giorni è piovuto».

 

Leandro Perrotta

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