Una sfida che manca dalla notte dei tempi, ma che è sempre rimasta viva, seppure secondo quei sani canoni di rivalità sportiva che hanno caratterizzato il desiderio di mantenere la supremazia calcistica dell’Isola, anche militando a lungo in categorie diverse. Domani alle 20.30 Catania-Palermo tornerà a giocarsi allo stadio Angelo Massimino a quasi otto anni di distanza da quel 21 aprile 2013 che vide le due squadre l’una di fronte all’altra per l’ultima volta, addirittura in Serie A.
Un ricordo che non risulta affatto sbiadito, né per i rossazzurri né per i rosanero, perché malgrado l’1-1 finale quella fu una partita che determinò il declino definitivo del Palermo, ormai ad un passo dalla retrocessione in B davanti ai 20mila sostenitori etnei che festeggiavano il passo deciso del Catania di Rolando Maran verso il record di punti nella massima serie.
Oggi la musica è cambiata per entrambe le squadre, che vivono da tempo le difficoltà societarie che hanno scandito le ultime stagioni, ma che non hanno mai scalfito il desiderio di sopravvivenza di due piazze identificate sempre da tutti come degne di un rapido ritorno in Serie A. La realtà dice altro, a prescindere dall’attuale classifica occupata dalle due formazioni nel girone C di Serie C, poiché il Catania sembra ogni giorno più vicino al closingper il passaggio di proprietà del club nelle mani di Joe Tacopina e il Palermo è in vendita da qualche settimana.
Per i rosanero c’è inoltre l’incredibile vicenda vissuta nelle ultime 72 ore, poiché con l’esonero del tecnico Roberto Boscaglia sarà il suo vice ad andare in panchina per guidare la squadra nel derby del Massimino. Domani non ci sarà spazio per le scuse o per attaccarsi a qualunque aspetto che non riguardi il campo, perché Catania-Palermo è una partita che non si lega in alcun modo alla posizione nel campionato in corso. Attualmente i rossazzurri sono quinti mentre i rosanero occupano la nona piazza. Per le due tifoserie è sempre stata la partita più importante della stagione – all’andata finì 1-1 – e il clima si è surriscaldato nelle ultime ore: i sostenitori etnei hanno appeso fuori dal Massimino uno striscione fondato sui fatti di gossip che da Melissa P. passano agli ormai famosi protagonisti dell’hotel Eufemia.
Catania-Palermo è pure questo, anche se sarà soprattutto una triste partita giocata a porte chiuse all’interno di uno stadio che avrebbe certamente segnato il tutto esaurito. Una cosa però è certa: chi scenderà in campo darà l’anima per uscire vincitore e provare a portare a casa il titolo di Campione di Sicilia fino al prossimo incrocio tra le due squadre.
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