Dopo la vittoria del campionato, il Marina di Ragusa potrebbe presto alzare il secondo trofeo al cielo. La squadra iblea si è infatti qualificata in finale di Coppa Italia Promozione dove affronterà il Real Rometta (squadra che, affrontando una formazione già promossa, ha ottenuto automaticamente l’ammissione al prossimo campionato di Eccellenza). Il Marina di Ragusa ha espugnato il campo del Gangi in semifinale, grazie a una doppietta di Davide Ascia, attaccante classe ’89 nativo di Gela: «Sono stati due gol importanti anche perché espugnare il campo di Gangi non era semplice. Avevamo preparato la partita al meglio e il risultato è stato giusto, noi abbiamo meritato la vittoria». Come detto, la squadra ragusana affronterà a Palermo in finale il Real Rometta: «Non bisogna sottovalutarli perché ogni partita ha la sua storia. Per noi sarà la gara più importante di tutta la stagione, perché non è facile vincere la coppa. Siamo consapevoli che si tratta di una finale e la classifica dei nostri avversari non conta».
Per il Marina sarà inoltre l’occasione di conquistare il secondo titolo dopo il campionato, ma Ascia tiene a precisare: «In realtà potremmo ancora realizzare il triplete perché siamo in corsa anche per la Coppa Disciplina. Ci siamo e ci proviamo». Ascia è arrivato al Marina di Ragusa lo scorso dicembre, dopo aver cominciato la stagione in Eccellenza con la maglia del Caltagirone: «Ero già stato qui lo scorso anno. Sono andato via da Caltagirone perché conosco bene la società e con chi avrei avuto a che fare. Ho sposato questo progetto perché sapevo che avremmo ottenuto buoni risultati». In squadra tanti buoni giovani e gente di esperienza che ha giocato anche in altre categorie: «Nonostante questo, non bisogna mai dare nulla per scontato perché serve amalgamare bene il gruppo e in questo il mister è stato bravo. In squadra c’è gente come Arena, D’Agosta, Puglisi e altri, bisogna gestire bene e vanno fatti i complimenti anche alla società».
In passato Ascia ha anche vestito la maglia della squadra della sua città, il Gela, in C2: «Ormai da otto anni per me il calcio è una grande passione. Poi ho anche intrapreso la strada del lavoro, purtroppo per la nostra regione è difficile vivere di calcio». Non è l’unico in squadra a lavorare, Ascia spiega così il doppio impegno tra lavoro e campo: «Faccio l’elettricista, non è una cosa pesantissima come può essere per un muratore o altro. Non è semplice gestirsi, io vengo da Gela e per arrivare al campo per gli allenamenti c’è un’ora di strada. Quando una cosa ti piace però fai anche questi sacrifici. Anche perché il gruppo è bello e la società è presente». Infine, l’attaccante, dice la sua anche sulla dirigenza e sulla tifoseria: «In società ognuno fa al massimo il suo lavoro. Per quanto riguarda i tifosi, invece, siamo poco seguiti. È un peccato avere poca gente allo stadio. Speriamo di avere più seguito l’anno prossimo, se ci trasferiremo veramente a Marina. Sul mio futuro invece spero di continuare qui, ma vedremo in seguito».
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