OVVIAMENTE DOVREBBE TROVARE POSTO NELLE LISTE DEL PD. UNA PROMOZIONE-RIMOZIONE CHE FAREBBE MOLTO PIACERE A CONFINDUSTRIA SICILIA…
L’assessore Nicolò Marino candidato alle elezioni europee previste per la primavera del prossimo anno?
L’ipotesi è meno campata in aria di quanto possa sembrare a prima vista. I presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il suo alleato di ferro, Giuseppe Lumia, dopo aver ‘chiuso’ l’accordo con i renziani di Sicilia contano, adesso, di avere grande voce in capitolo.
Il governatore, intanto, con la sponda dei renziani siculi, ha bloccato l’offensiva della segreteria regionale del PD siciliano nei suoi confronti. Tant’è vero che il segretario, Giuseppe Lupo, dopo un paio di settimane di ‘bordate’ contro il Governo Crocetta, ha smesso di criticare il Governo. Forse Crocetta e i suoi assessori governano meglio? Non esattamente. Con l’asse Lumia-renziani sono cambiate le condizioni politiche.
Crocetta e Lumia, con l’avallo dei seguaci siciliani del Sindaco di Firenze, hanno rinviato a dopo le elezioni europee il rimpasto della Giunta. Il messaggio è preciso: alle europee il PD dovrebbe ‘aiutare’ il Governo a sbarazzarsi di un assessore scomodo – Nicolò Marino – che con la sua rigidità sta creando un sacco di problemi agli ‘amici’ di Confindustria Sicilia (e non soltanto a loro).
Un personaggio come Marino non può essere messo da parte ‘così’: bisogna trovare una promozione-rimozione. Quale migliore occasione di una bella poltrona al Parlamento europeo? Per cinque anni sarebbe bell’e ‘posteggiato’. Per la felicità dei ‘topi’ che, fino ad oggi, non sono riusciti a ‘ballare’ al ritmo di certi affari (per esempio sui rifiuti).
Ovviamente, dell’ ‘incombenza’ dovrebbe occuparsi il PD, che si dovrebbe ‘caricare’ Marino in lista e dovrebbe – naturalmente – eleggerlo.
Nella prossima primavera, una volta sbarazzatosi di Marino – e con la speranza di avere guadagnato, insieme con i renziani, tre o quattro segretati provinciali – Lumia e Crocetta avrebbero già a disposizione una poltrona in Giunta da dare al PD.
Superfluo aggiungere che, da qui alla prossima primavera, Lumia & Crocetta avrebbero il tempo di preparare la scalata alla segreteria regionale del PD siciliano. La loro candidata resta sempre l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra.
Questo obiettivo rimane problematico. Perché governatore e senatore dovrebbero far ‘digerire’ alla base del Partito Democratico siciliano tutti i guai che il Megafono ha provocato alle ultime elezioni comunali. Quando Lumia e Crocetta hanno fatto perdere al PD voti, Sindaci e consiglieri comunali.
Resta da capire come reagirà il PD a questi ‘giochi’ di Lumia e Crocetta, che un po’ sono dentro il Partito, un po’ sono fuori. Due personaggi che fanno politica all’insegna dell’ambiguità, raccontando ai ‘militanti’ del Megafono di essere ‘autonomi’ dal PD e, contemporaneamente, spiegando a Roma che il Megafono è una ‘costola’ del PD.
Insomma, imbrogli politici di qua e imbrogli politici di là.
Tutto questo, ovviamente, vale se l’Ars riuscirà ad approvare il Bilancio 2014. Non si tratta di un passaggio facile. Tutt’altro. Anche perché ancora non soon chiari gli effetti che la manovra del Governo Letta-Alfano avrà sui conti della Sicilia.
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