L’assessore Nelli Scilabra rifiuta d’incontrare il sindacato Uslal. Innervosita per la possibile rimozione?

CRESCE IL NERVOSISMO NEGLI AMBIENTI DELL’ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. LE CRITICHE DI GIOVANNA MARTORANA ESPONENTE PALERMITANA DEL SINDACATO

Non mancano le polemiche, tra il mondo sindacale e l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra. E non è di certo il clima prenatalizio ad attenuarle.
La giovane assessora non si sforza neanche di prevenire scontri e polemiche. Anzi, pare proprio che si diverta a prendere per i fondelli i sindacati che non la pensano come lei. Sì, perché negare un confronto, una possibilità di chiarimento ad un sindacato autonomo è gesto antidemocratico, antisindacale, antitetico al ruolo istituzionale che la Scilabra ricopre, almeno fino ad oggi.
A far sentire il disappunto del sindacato Uslal il segretario provinciale di Palermo, Giovanna Martorana. In una nota, fatta pervenire in redazione, ha chiarito la posizione del sindacato sugli esuberi, senza sottrarsi dalla critica, per certi versi anche feroce, indirizzata all’assessore Scilabra.
Il mancato incontro tra l’assessore Scilabra ed i dirigenti del sindacato Uslal denota l’insofferenza del giovane componente della Giunta Crocetta di reggere un confronto tecnico con chi non la pensa allo stesso modo. Uslal coerentemente ha assunto, sin dall’inizio dell’emergenza sociale nel settore della Formazione professionale, una posizione critica e propositiva nel tentativo di arginare lo sfascio del settore.
Un sindacato destinato insomma all’isolamento per aver scelto di puntare sul ripristino della legalità e trasparenza amministrativa nel settore formativo. Per il Governo regionale e le “Tre Marie”, per usare un nostro conio riportato in precedente articolo quando il riferimento è alla dottoressa Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione siciliana, alla dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale e dell’assessore al ramo Nelli Scilabra, è più facile e produttivo discutere con altri sindacati che “calano la testa” con una puntualità svizzera da fare invidia in tutto il mondo.

Riportiamo di seguito la citata lettera della segreteria provinciale di Palermo dell’Uslal a firma del segretario Giovanna Martorana.

Abbiamo letto su Link Sicilia l’articolo “e alla fine Nelli Scilabra sbottò: costi esuberi ci avete rotto i co……gli”. La frase sarebbe stata pronunziata, stante all’articolo, dall’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e Formazione professionale durante un incontro con sindacati ed Enti. Come se questo non bastasse, la Scilabra si sarebbe lamentata del fatto che molti operatori interloquiscano con deputati dell’Ars per informarli che da parecchi mesi non ricevono lo stipendio e che per loro non c’è nessuna garanzia per futuro. Poi improvvisamente, seguita dalla dottoressa Corsello, abbandona il tavolo dell’incontro con le parti sociali.
Come si può definire un simile comportamento? Volgare ? inadeguato per una “Signora” ? Inopportuno per una persona che riveste cariche istituzionali così elevate ? Offensivo nei confronti degli operatori ? In ogni caso è molto difficile poterlo giustificare. Chi assume una carica istituzionale di vertice dovrebbe essere sempre con i nervi saldi, equilibrato nei giudizi, rispettoso degli interlocutori anche se non si condividono le analisi ed il giudizio potrebbe essere negativo. Invece la Scilabra, stante al contenuto dell’articolo di LinkSicilia, si lascia andare e pronuncia parole che certo non fanno onore ad una donna, prim’ancora che ad un assessore della Regione siciliana.
Che dire poi della circostanza secondo la quale la Scilabra si sentirebbe infastidita del fatto che gli operatori si rechino presso l’Ars per parlare con i deputati regionali? Ma mi scusi, Assessore, questa l’ha sparata veramente grossa. Ma secondo Lei a chi dovrebbero rappresentare gli operatori la loro gravissima situazione ? Forse dovrebbero chiedere l’intervento del “Capo dei capi” ? No, gli operatori preferiscono, anche perché è un loro diritto, interloquire con le istituzioni preposte e chiedere loro un autorevole intervento presso l’esecutivo regionale. Lei è libera anche di non condividere questo modo di agire ma nella qualità di assessore regionale al ramo la deve rispettare. Il chiedere che vengano rispettate le regole e la legalità non è prerogativa di nessuno in particolare, ma dovere coscienzioso. Dovrebbe essere pacifico e chiaro che il diritto alla trasparenza e alla legalità è un bisogno di tutti ed in particolari di chi viene espropriato ingiustamente dei diritti più elementari. Nella fattispecie agli operatori è stato negato il diritto di percepire puntualmente e regolarmente le loro spettanze, dopo aver prestato regolare servizio.
Le sembra poco questo Assessore ?
Lasciare poi il tavolo delle trattative abbandonando gli invitati, Enti e sindacati, non rappresenta certo un comportamento consono alla circostanza. Assessore,non si innervosisca se ci permettiamo di apostrofare tale atteggiamento ma non lo riteniamo corretto. Lei nella veste di rappresentante delle istituzioni deve avere pazienza ,deve ascoltare tutti ed in modo particolare quelli che la pensano in maniera diversa.
Solo ascoltando si apprende e ci si arricchisce.
Anche noi dell’USLAL abbiamo chiesto di essere convocati. Lei nella Sua autonomia ha deciso di non farlo. Ne prendiamo atto. Forse Lei preferisce incontrarsi con coloro che gli danno ragione o condividono il suo operato.
Ci scusi poi per la nostra sincerità. Se non si sente appagata o realizzata, se per caso è delusa nelle aspettative, se non è stata messa nelle condizioni di operare secondo coscienza vada a trovare il Presidente Crocetta e gli rimetta la delega di Assessore.
Se non la infastidiamo, desideriamo qui riportargli, attraverso le pagine del giornale online LinkSicilia, le cose che avremmo voluto chiederle a proposito degli esuberi.

1- Ritiro immediato delle liste degli esuberi consegnate agli Enti

2- gli eventuali esuberi devono essere individuati congiuntamente dalle RSA e dagli enti

3- gli esuberi hanno il diritto ad usufruire delle previsioni normative regionali e di quelle del CCNL

4- i primi ad essere dichiarati in esubero dovrebbero essere i Presidenti degli Enti che si sono auto assunti nell’ente che rappresentano e tutte quelle figure apicali inquadrati ai noni e ottavi livelli assunti o promossi in contrasto con le attuali disposizioni regionali.

 

 

 

 

Giuseppe Messina

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