La sua passione è quella di unire le linee e fare dei tratti «ispirati all’universo, di cui immagino i colori. Così cerco di coniugare le forme alle cromie che preferisco». Sono alcune delle caratteristiche dei disegni realizzati da Luca Incatasciato, senzatetto animato dall’arte che a vent’anni ha lasciato Melilli, in provincia di Siracusa, per andare alla scoperta del mondo. Il suo percorso, adesso, lo ha portato fino a una galleria d’arte di New York, dove dallo scorso 25 giugno espone e realizza i suoi disegni su tele cartonate, che hanno come soggetto linee colorate e cuori dalle diverse sfumature. «Adesso vado a Time Square a conoscere gli artisti – racconta a MeridioNews – Nell’ostello in cui vivo i ragazzi che osservano i miei disegni sono molto contenti. Per me si è profilata una vita nuova, con un’occasione che non ho mai avuto, e non nascondo che mi piacerebbe diventasse un lavoro, anche per dare importanza e ancora più significato ai disegni che realizzo». A credere in lui è stato Fabrizio Di Nardo, gallerista che ha esortato Incatasciato a disegnare ancora con più intensità negli ultimi mesi, così da poterli raccontare in questa esposizione di New York.
«Negli ultimi due mesi ho disegnato mattina e sera – spiega – Mi sono stati forniti colori e tele e adesso mi trovo qui. Con Di Nardo ci conosciamo da circa cinque anni. Mi ha visto disegnare per una signora a cui accudivo il cagnolino. Da quel momento ci siamo tenuti in contatto fino a quest’ultima esperienza negli Stati Uniti». Ma, per conoscere il percorso di Incatasciato ed esplorare la sua arte spontanea dai tratti naif, bisogna andare indietro di oltre 20 anni, quando colui che oggi è un’artista molto conosciuto a Roma decide di lasciare la Sicilia per girovagare tutta l’Italia. All’età di 28 anni si ferma nella capitale, dove si innamora del quartiere Monti. La vena artistica è venuta fuori in modo estemporaneo. «Ho preso il diploma al Geometra poi ho deciso di girovagare – continua – Questa esperienza artistica è iniziata all’improvviso, quando quindici anni fa in un ristorante mi sono messo a disegnare su dei fogli di carta con delle matite. Da quel momento mi sono accorto che le curve e le linee vengono fuori in maniera molto precisa. Non so disegnare figure, ma – osserva – ho capito di sapere coniugare bene le linee ai colori e ho affinato la tecnica delle curve e delle linee».
Dai fogli di carta Incatasciato è passato alle basi di cartone con disegni a matita e pennarelli. «Un disegno oggi, un altro domani, man mano mi sono specializzato – sottolinea – Con le linee e i tratti mi trovo molto bene: ho fatto un astratto geometrico, sempre immaginando l’universo con le sue forme e i suoi colori. I cuori, che per me sono la cosa più bella per quello che rappresentano, sono diventati parte di me». I disegni sono aumentati nel tempo di numero, sotto diverse versioni e condizionati dalle esperienze che l’artista ha portato con sé. «All’inizio li regalavo, poi il fratello di una mia amica ha cominciato a darmi delle piccole somme perché io continuassi a disegnare – dice ancora – Ho disegnato per una mia amica con la quale ho abitato per un po’: lei mi comprava le tele. Non pensavo di arrivare fino a qui e spero, vivamente, che diventi un mestiere. Il fratello di un’altra mia amica, un prete, ha cominciato a pagarmi con delle piccole somme perché io disegnassi. Successivamente ho collaborato con un un gallerista indiano».
La strada verso il futuro per l’artista siciliano trapiantato a Roma riserva ancora tante esperienze da collezionare. «Il 2 agosto tornerò a Roma, dovrò accudire un cane che altrimenti andrà al canile. Nel frattempo qui sto facendo diverse esperienze: tra le cose che vorrei fare c’è anche la mia passione per la musica. Mi piacerebbe cantare insieme agli artisti di strada». Nei percorsi futuri di Incataciato, dunque, l’arte è sempre presente, ma non tramonta mai la voglia di girare per il mondo. «Sono un cittadino del mondo – dichiara – In questi anni sono stato a lavorare anche in Germania, dove ho fatto il lavapiatti. Sono molto affezionato al quartiere Monti». Tra i programmi di Incatasciato è previsto anche un ritorno in Sicilia. «Una mia amica vuole allestire una mostra simile a questa di New York a Palermo – conclude – Non tornerò in pianta stabile, ma continuerò a girare alla scoperta del mondo. Non sono spostato e fortunatamente la mia famiglia sta bene: continuerò con le mie opere, che vorrei diventassero sempre più importanti».
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