L’Argimusco al centro del congresso sui siti archeologici Altipiano verso la candidatura a Patrimonio dell’Umanità

Professionisti e ricercatori del panorama mondiale culturale, archeologico, storico, turistico e ambientale, esponenti di università ed enti di ricerca italiani e stranieri, rappresentanti di istituzioni italiane e internazionali, studiosi provenienti da ogni continente. Per la prima volta in Sicilia, nel borgo medievale di Montalbano Elicona, in provincia di Messina, si terrà il congresso Icahm 2018International scientific committee on archaeological heritage management (il comitato scientifico internazionale per la gestione del patrimonio archeologico). L’evento, che si terrà dal 25 al 28 ottobre, è organizzato ogni anno
dall’IcomosInternational council on monuments and sites (il Consiglio internazionale dei monumenti
e dei siti), organo scientifico della commissione Unesco che si occupa della valutazione di tutte le nomine
alla World heritage list

Come si intuisce dal titolo
dell’edizione di quest’anno, Discover Sicily’s Argimusco – a holistic approach to heritage management, i riflettori di tutti i Paesi del mondo saranno puntati sull’altipiano dell’Argimusco, sito di
elevato pregio dal punto di vista archeologico, astronomico e antropologico, situato a ridosso della riserva naturale del bosco di Malabotta, nel cuore del Parco dei Nebrodi nel territorio di
Montalbano Elicona
. In linea con crescente interesse che, negli ultimi anni, si è registrato nei confronti dell’Argimusco, nell’ottica di una valorizzazione e maggiore comprensione della storia del sito.

Ciò
soprattutto grazie all’attività scientifica e di divulgazione promossa da Andrea Orlando, dottore di
ricerca in astrofisica nucleare, presidente dell’istituto di Archeoastronomia siciliana e componente del comitato scientifico del meeting. Proprio in seguito alla pubblicazione, nel 2017, di uno studio di
archeoastronomia
da parte di Orlando, si è reso sempre più evidente il valore culturale del sito e, quindi, l’urgente necessità di un approccio scientifico che lo tuteli garantendone una
corretta e consapevole fruizione. 

«Il percorso è ancora lungo ma la presenza, a Montalbano Elicona, di
quest’importantissimo convegno potrebbe essere il primo passo per l’iscrizione del sito dell’Argimusco
nella Tentative list dell’Unesco, un elenco di siti le cui caratteristiche sono idonee per la candidatura a
Patrimonio dell’Umanità – spiega a MeridioNews il dottor Orlando – Infatti, non a caso, la maggior parte dei siti entrati a far
parte della prestigiosa World heritage list, ha ospitato un meeting Icomos che
li ha valutati» continua Orlando. La scelta di realizzare in Sicilia il proprio
meeting annuale è stata fortemente sostenuta dal dottor Ray Bondin, delegato della commissione Unesco
di Malta, che da tanti anni si occupa di valorizzazione e tutela di beni culturali siciliani

«Non si tratta di un momento importante solo per il paese di Montalbano Elicona, ma per tutto il territorio tindaritano-abacenino che coinvolge i borghi di Tripi, Novara di Sicilia, San Piero Patti fino ad arrivare a Tindari, un territorio quindi molto vasto – spiega Orlando – Oltre l’incredibile bellezza del luogo e il suo
valore geologico e archeologico, bisogna anche considerare la vicinanza dell’Argimusco al Bosco di
Malabotta e le conseguenti ricadute positive di valorizzazione del territorio che coinvolgerebbero anche la riserva naturale. Dopo il primo sopralluogo – aggiunge – le delegazioni straniere sono rimaste affascinate e si sono
subito mostrate interessate a effettuare altri studi e sopralluoghi nell’area». 

Il congresso ha diverse sezioni oltre al tema principale che è focalizzato sull’Argimusco. Un momento di particolare interesse è dedicato al Community engagement session, uno spazio in cui la comunità locale sarà coinvolta con una serie di dibattiti e confronti in modo
da far prendere coscienza agli abitanti del luogo di quanto sia importante il patrimonio culturale che
possiedono

Importante appuntamento durante il meeting sarà il Fieldwork Day del 24 ottobre quando, per la prima
volta sulle rocce dell’Argimusco, verranno testate una serie di tecniche di analisi non invasive usate nelle
indagini in siti archeologici
. Alla giornata di studio parteciperanno circa 35 studiosi, oltre a un team
dell’Agenzia spaziale europea.
Insomma, sembra che per l’intero territorio dell’Argimusco si stia
presentando un’imperdibile occasione: il riconoscimento ufficiale del valore culturale mondiale del sito
dell’Argimusco e l’iscrizione nella lista del Patrimonio Unesco
.

Michela Costa

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