L’anno accademico europeo di Genova

A Genova l’Anno Accademico quest’anno si è aperto nel segno dell’Europa con un importante riconoscimento al Presidente della Commissione Europea Barroso. Il successore portoghese dell’italiano Romano Prodi ha ricevuto dalle mani del Magnifico Rettore, Professor Gaetano Bignardi, la Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche come riconoscimento della sua lunga carriera politica ed universitaria. Un cordone di sicurezza piuttosto stretto ma discreto e rispettoso ha garantito il corretto svolgimento della cerimonia a cui hanno preso parte molte autorità, una nutrita rappresentanza dell’Ateneo Genovese, ed un folto gruppo di studenti partecipanti ai progetti di scambio internazionale ERASMUS – Socrates che poi hanno festeggiato la Laurea del Presidente di tutti gli Europei con un ricevimento in Prefettura.
Anche i Goliardi dell’Università di Genova, sia quelli appartenenti al Dogatum Genuense sia quelli appartenenti al Kaliffato, hanno partecipato alla manifestazione; anzi, come è ormai consuetudine, il Serenissimo Doge ha conferito al neo laureato la Feluca Honoris Causa (che il Presidente non appare avere troppo gradito), dispensandolo per una volta dall’ inginocchiarsi o anche solo dal sedersi a terra, ma non rinunciando ad offrirgli un buon bicchiere di vino bianco (la pozione dei goliardi a cui è sopravissuto, come ha scherzato poi lo speaker).
Oltre a queste onoreficenze, il Presidente della Commissione Europea ha
ricevuto dalle mani del Rettore la Medaglia d’Oro dell’Università di Genova, un libro sul Palazzo dell’Università ed una Caravella in filigrana d’ Argento.
Non sono mancate le critiche all’indirizzo del Presidente che ha tenuto la Lectio Dottoralis (che per altro non è stata inclusa nella cartelletta a
disposizione degli intervenuti) quasi totalmente in lingua francese, salvo
per una brevissima ultima parte; tuttavia, anche se espressi nella nobile
lingua transalpina non nota a tutti, il forte spirito europeista del neo
dottore non ha mancato di farsi sentire in tutta la sala con estrema
chiarezza suscitando gli applausi dell’uditorio.
Non solo la cerimonia vera e propria di inaugurazione dell’Anno sccademico e di conferimento della Laurea Honoris Causa ha visto la partecipazione di una grande folla che ha riempito l’Aula Magna del Rettorato, ma pure la festa che è seguita in Prefettura ha fatto accorrere in gran numero studenti e giornalisti.  Anche in quella sede, rivolgendosi in particolar modo agli studenti ERASMUS convenuti in rappresentanza di 36 Paesi (60 sono i Paesi con cui l’Università di Genova intrattiene rapporti), parlando in francese ha affrontato importanti temi europeri. Ed in quell’occasione è stato smentita, forse una volta per tutte, la disaffezione dei giovani ai grandi temi che riguardano in modo particolare la politica: Barroso si è concesso
alle domande degli studenti ERASMUS e senza farsi attendere è giunta una domanda sulla difficile situazione che si è determinata a riguardo della Costituzione Europea rifiutata da alcuni Paesi membri in seguio a
consultazione referendaria.
Una grande cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico cha ha visto per la prima volta la partecipazione attiva di due studenti stranieri. Uno di essi, l’iraniano Pejman Abdolmohammadi, si è fatto portavoce di tutti gli studenti stranieri di Genova. Pejman, già noto ai lettori dei media studenteschi dell’Ateneo Genovese per essere intervenuto su un numero cartaceo de “L’Orma” sul tema dell’Islam, è a Genova da ormai sette anni ed è iscritto ad un corso di Dottorato di Ricerca. L’altra è la studentessa portoghese Carla Sofia Fernandes Valério, che ha rivolto a conclusione della cerimonia un saluto al suo connazionale neo-laureato.
Nota stonata in questa lunga giornata europea dell’Università Ligure è stata l’assenza del Coro Universitario, che non è passata inosservata tra chi ha partecipato  alla cerimonia a Palazzo Balbi e si aspettava che, come di consueto, il bel canto degli Januenses Academici Cantores, sottolineasse piacevolmente l’importanza dell’evento. Va detto, tra l’altro, che è risaputo che il Magnifico Rettore attribuisca notevole importanza alle attività musicali d’Ateneo, e che sia stato lui a volerne aumentare la consistenza affiancando al coro anche l’AMAT. Nel discorso del Rettore, infatti, non è mancato un forte accenno a questo genere di attività, anzi, è stata annunciata come imminente la prima stagione musicale dell’Ateneo Genovese che, sembra ragionevole pensare, si potrebbe forse aprire con l’ inizio dell’Anno Accademico 2006/2007.

Francesco Ristori

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