La formazione professionale siciliana vista in tutte le sue sfaccettature. Partendo, ovviamente, dai 10 mila posti di lavoro a rischio. Poi i problemi che la Regione ha creato e continua a creare allOif, lObbligo formativo. Lo scandalo dellassistenza tecnica assegnata, in alcuni casi, a soggetti esterni alla Regione siciliana e costata svariate decine di milioni di euro. I ritardi nella rendicontazione. Quindi i problemi, mai affrontati, del cosiddetto costo standard.
Questi alcuni dei temi affrontati nel corso de Langolo di LinkSicilia, trasmissione televisiva di approfondimento realizzata grazie alla collaborazione di Tele Rent e della redazione di LinkSicilia.
In studio con il conduttore, Giulio Ambrosetti, direttore di LinkSicilia, lavvocato Francesco Menallo (nella foto, sotto a destra), presidente della Fondazione onlus Cas di Bagheria, e Giuseppe Raimondi (nella foto, sotto a sinistra), segretario regionale della Uil scuola formazione professionale.
A dare lo spunti agli ospiti in studio saranno anche tre servizi firmati da Giuseppe Messina, che nella redazione di LinkSicilia si occupa, da sempre, di formazione professionale.
Tra gli altri temi che sono stati affrontati nel corso della trasmissione di ieri sera, il mistero dei 2,1 miliardi del Fondo sociale europeo destinati alla Sicilia e, in buona parte, scomparsi.
E noto che con la Programmazione 2007-2013, lUnione Europea ha stanziato, per la Sicilia, come già ricordato, 2,1 miliardi di euro. Di questo stanziamento sono rintracciabili soltanto 452 milioni di euro che il Governo regionale passato – quello, per intendersi, di Raffaele Lombardo – ha dirottato a Roma, presso il Ministero dellUniversità e della Ricerca scientifica.
Soldi che sarebbero tornati nella disponibilità della Regione siciliana. Tesi alla quale noi di LinkSicilia – applicando la legge di San Tommaso – non crediamo fino a quando il contrario non ci smentirà, non riponendo alcuna fiducia nel Governo Monti che, fino ad oggi, ha solo acetato gravi danni al nostro Paese e alla Sicilia.
Un altro tema affrontato è quello della privatizzazione del settore della formazione professionale siciliana, con larrivo delle società per azioni controllate, in alcuni casi, da uomini politici che fanno capo a partiti di maggioranza e di opposizione (leggere consociativismo).
Poi lo spettro della precarizzazione del personale, se è vero che il Governo regionale starebbe preparando una sorta di Cassa integrazione camuffata in attesa dellarrivo di un nuovo bando. Quindi uniniziativa parlamentare, già approvata dalla Commissione Cultura e Lavoro dellArs, che punta a rifinanziare la legge regionale n. 24 del 1976. O meglio, a rifinanziare solo gli Enti no profit del settore, escludendo le società per azioni che si sono intrufolate in questo settore della vita pubblica.
Ricordiamo che la trasmissione viene stamattina 07,00, su Sette Gold, Canale 17 del digitale terrestre. Poi ancora una replica, alle 13,30 di oggi, su Gold 88, Canale 78 del digitale terrestre.
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