Una giornata amara quella di oggi per la Lampedusa e per l’Italia intera. 94 morti, tra i quali due piccoli bambini (due e tre anni). 240 dispersi che difficilmente saranno trovati vivi. Una tragedia immane. Ed una classe politica vergognosa: pronta a dichiarare costernazione e a prendere un areo per l’isola. Ma mai pronta ad andare a sbattere i pugni sul tavolo di Bruxelles che se ne infischia del fenomeno migratorio. I nostri politici sono bravi solo ad inginocchiarsi ai diktat dell’Ue che con le politiche economiche dettate dalle oligarchie europee, sta mettendo in ginocchio il nostro Paese.
Non riporteremo dunque le dichiarazioni di tutti i politicanti che si preoccupano di apparire ‘addolorati’. Riportiamo solo le parole di Papa Francesco, che così ha commentato la tragedia: “Vergogna!”.
E, intanto, scoppiano le polemiche. Da Lampedusa arrivano interrogativi inquietanti. A porli, è un soccorritore che è riuscito a salvare 47 migranti: “Ma perché il mare e’ pieno di persone che devono essere salvate e la guardia costiera dopo innumerevoli chiamate arriva solo un’ora dopo ? Perche’ tutto cio’ succede sotto costa e i soccorsi non arrivano? Hanno mezzi sofisticatissimi per individuare barche miglia e miglia dalla costa e non riescono a vedere un incendio e correre subito a salvare il salvabile?
Questa mattina noi eravamo in mare e vediamo teste di persone in acqua, dappertutto, la disperazione e vite da salvare! Gente che annega sotto i tuoi occhi e la guardia costiera dice che deve seguire il protocollo! Ma quale protocollo! Ti ritrovi imbarcazioni della guardia costiera che dicono che devono chiamare Roma per sapere cosa fare, quando tu sei su una barca ed hai gia’ ‘tirato su’ quarantasette vite che tra le lacrime, lo shock, i polmoni e lo stomaco pieno di benzina, hanno passato piu’ di tre ore a nuotare chiedendo aiuto! Come e’ possibile che queste povere anime siano state costrette a morire per la mancanza di soccorsi! Dove cazzo siete? Complimenti Italia! La vita non segue nessun protocollo! Se è questione di vita o di morte entrano in gioco i diritti umani e il diritto stesso alla Vita!
Mentre rientravamo in porto con un carico di 47 persone appena salvate, la Guardia costiera aveva gommoni vuoti e nonostante centinaia di persone continuassero a sbracciarsi, allo stremo delle forze, freddi, sfiniti ed intossicati dal petrolio, il gommone rimaneva li, vuoto, con un sommozzatore che gridava “sit down” a quei poveri ragazzi sulla nostra barca, invece di buttarsi a mare e salvarne altri! Questo e’ tutto ciò che sono riusciti a dire e a fare. Almeno fino a quel momento! perche’ poi si saranno adoperati in qualche modo! ma non e’ troppo tardi? Eci vengono a dire che ancora ci sono piu’ di 200 dispersi? Aspettiamo ancora? guardiamoci allo specchio e rendiamoci conto che nel 2013 ancora non siamo capaci neanche di provvedere a noi stessi! non ho parole! Vogliamo continuare così?”.
Sia chiaro. Non è un problema di Guardia costiera, che per quanto assurdi, è obbligata a seguire i protocolli. E’ un problema della politica, del Governo nazionale, che non ha mai affrontato seriamente la questione. Lo ripetiamo, sono solo bravi ad inchinarsi ai sanguisuga dell’Ue. E non sapranno neanche vergognarsi.
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