L’alluvione? La Sicilia si arrangi

da Fabio Cannizzaro
riceviamo e volentieri pubblichiamo

La Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu–“Sicilia Indipinnenti” interviene per stigmatizzare le scelte del ‘Governo Romano’ (governo nazionale) che ha“dimenticato” nel recente decreto “Milleproroghe” le popolazioni siciliane del Messinese interessate dalla terribile alluvione di poco più di un mese fa. Aver negato alle cittadine, ai cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, Saponara e degli altri 19 Comuni che hanno subito l’inondazione una serie di aiuti e provvidenze come invece è stato fatto per quelli di Toscana e Liguria può e deve indurre queste popolazioni e tutti i Siciliani ad alcune necessarie riflessioni.
I Siciliani sono trattati come dei cittadini di “serie B”, cosa, questa, che è avvenuta più volte. Fa bene dunque a scandalizzarsi il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Candeloro Nania. Il primo cittadino della Città del Longano si lamenta che questo atteggiamento assunto dal Governo Centrale e dice, citiamo testualmente: “Una vergogna e un’offesa a quell’identità nazionale a cui fa riferimento il Presidente della Repubblica […]“.
Ha ragione il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto: È UNA VERGOGNA e bene fa a fare notare quanto pro forma e verbalistici, messi alla prova dei fatti, siano gli appelli all’unità nazionale che dovrebbero comprendere anche la solidarietà nazionale (italiana).
Beh, caro Sindaco, se ne faccia una ragione, siamo considerati, alla prova dei fatti, poco più che alla stregua di una colonia. E ciò, anzitutto, certo per colpa del Governo Centrale, ma anche per l’atteggiamento succube, passivo dei nostri attuali “Rappresentanti” politici che sono espressione di“centrali” politiche italiane. E non si illuda, Caro Sindaco, non illudetevi, Cari Cittadini Siciliani, che l’attuale Governo Regionale pesi di più o sappia controbilanciare, in vostro-nostro favore la situazione. Fa fede di ciò la pessima quanto paradigmatica “figura” in cui è incorso l’“autonomista” Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che aveva provato con la sua “mediazione” a rassicurare le popolazioni interessate.
Fanno poi, semmai, ancor più rabbia le dichiarazioni dei vari “Rappresentanti” politici Siciliani ora che la “frittata” è fatta, personaggi che, oggi, a parole, si mostrano offesi e pronti alla lotta. DOVE ERAVATE? DOVE ERANO I VOSTRI COSIDDETTI PARTITI? Ecco perché gli Indipendentisti Messinesi del FNS. sono solidali con i cittadini che, compresa l’incapacità di tutti costoro a difenderli e rappresentarli, hanno deciso, nello specifico, di auto organizzarsi in comitati di lotta.
Probabilmente adesso il Governo “Tecnico” Romano (che però fa scelte politiche in perfetta continuità con il passato), compresa l’enormità della cosa, proverà, in qualche maniera, a “sistemare” o temperare il “pasticcio”. Resta però, a nostro avviso, come Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti”, la necessità di non cedere più alle sirene illusorie di una politica oggi lontana dagli interessi e dai bisogni comunitari della Sicilia e dei Siciliani.

 

Redazione

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