L’accordo tra Regione e ministero per l’ambiente «Adottare valori limite per le sostanze inquinanti»

Favorire il ricambio delle auto più inquinanti, spingere verso l’uso dei mezzi pubblici, car sharing nella pubblica amministrazione, arrivare all‘elettrificazione delle banchine aeroportuali con energia green e poi l’applicazione di valori limite per diverse sostanze inquinanti. Sono i punti al centro dell’accordo sulla qualità dell’aria sottoscritto oggi dal presidente della Regione Nello Musumeci e dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa

Il documento punta a potenziare le misure di risanamento già contenute nel piano regionale approvato nel 2018, con l’intento di abbattere i livelli di pm 10 e biossido di azoto specialmente nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa. Azioni per le quali dal governo nazionale dovrebbero arrivare risorse fino a un massimo di quattro milioni di euro. «Dobbiamo recuperare – dichiara Musumeci – il tantissimo tempo perduto in Sicilia sul fronte ambientale e della qualità dell’aria. Su questo tema, il mio governo ha già adottato il Piano regionale e nei prossimi giorni verrà licenziato anche il Piano per l’amianto e finalmente, così, i Comuni potranno essere nelle condizioni di raccoglierlo e conferirlo nei luoghi preposti. Sulla desertificazione – aggiunge il governatore – la Sicilia è l’unica Regione ad avere varato un concreto piano di azione. Il tema della desertificazione è quello più sottovalutato in una terra che è particolarmente esposta. Io credo che con il governo centrale e con il ministro dell’Ambiente si possa e si debba fare un buon lavoro».

Stando all’accordo con il minsitero, entro sei mesi la Regione dovrà adottare una serie di misure in favore dell’ambiente. Tra esse l’incentivazione, tramite l’esenzione triennale della tassa auto, per quelli che sostituiranno i mezzi di classe Euro 0, 1, 2, 3, a benzina o diesel, con quelli di categoria Euro 6 elettrici, ibridi o alimentati a gas.

«L’atto firmato oggi – commenta il ministro Costa – seppur di natura economica, porta in sé una serie di attività condivise tra ministero, Regione e Comuni. Finalmente si potrà andare a Bruxelles, all’Unione europea, a dimostrare che le infrazioni per le quali stiamo pagando le sanzioni non devono essere più pagate. C’è un impegno formale adesso e – prosegue Costa – come ministero diamo queste risorse alla Regione Siciliana affinché poi con i bandi previsti possa intervenire sulle questioni che riguardano le famiglie». 

Simone Olivelli

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