«L’obiettivo è mettere a punto una serie di interventi che in maniera strutturale siano in grado di garantire l’erogazione di servizi essenziali». Parola della viceministra dell’Economia Laura Castelli, che a palazzo Comitini, sede dell’ex Provincia e ora della Città metropolitana di Palermo, ha incontrato i sindaci del Palermitano per discutere delle problematiche che gravano sugli enti locali. Problemi soprattutto di natura economica e finanziaria, con solo 70 dei 380 siciliani in grado di approvare i bilanci 2021. Dito puntato contro Riscossione Sicilia, che secondo alcuni primi cittadini, Leoluca Orlando in testa, soffrirebbe della carenza di personale qualificato.
Orlando che ha chiesto con forza una proroga della data dell’approvazione dei bilanci fissata per domani. «Le mancate riscossioni obbligano i comuni ad accantonare risorse al Fondo crediti dubbia esigibilità ai danni della spesa per i servizi – dice il sindaco di Palermo – I Comuni sono pronti a cedere tutti i crediti relativi a quel Fondo allo Stato senza avere nulla in cambio. È una proposta che ha lo scopo di far emergere la assurdità della penalizzazione finanziaria per inadempienza del sistema di riscossione non da parte dei Comuni ma da parte di una società regionale. Vogliamo poter pensare al futuro delle nostre città e dei nostri cittadini. Questo è un problema che investe tutte le aree deboli del paese e non solo il Sud. Per la Sicilia è un problema che è pesantemente collegato alla speciale autonomia e nel rispetto di questa speciale autonomia deve trovare la necessaria armonizzazione con la finanza statale».
A questo proposito non si è comunque sbilanciata la viceministra, quanto meno non di fronte alla stampa. «Oltre a qualche norma economica che va indubbiamente fatta – spiega – credo sia importante stringere un patto nuovo per riprendere in mano la contabilità e la gestione dei Comuni. E gli strumenti finanziari non mancano. Bisogna tornare a fare muovere l’economia, capire cosa succede nel bilancio della Regione Siciliana e applicare i costi standard che ancora in Sicilia non sono stati applicati. Non è pensabile lasciare da soli i comuni siciliani». Il prossimo appuntamento tra sindaci e viceministra è a martedì prossimo, stavolta a Roma, dove è stato istituito un tavolo ministeriale. «Lo chiedevamo da anni – aggiunge Orlando – Finalmente l’abbiamo ottenuto. Ora ci aspettiamo interventi concreti».
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