La Sicilia meta preferita dalle cicogne bianche Sul lago Arancio nascono i punti di osservazione

Quattro coppie di cicogne bianche hanno scelto, anche quest’anno, di nidificare a Sambuca di Sicilia sulle sponde agrigentine del lago Arancio. Un grande successo se si pensa che il volatile, in passato, aveva finito per estinguersi dalla penisola italiana. Il ritorno di questo grande esemplare dall’inconfondibile piumaggio bianco e nero e dal lungo becco è stato reso possibile grazie a progetti di ricolonizzazione da parte della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) a partire dagli anni ‘80. «Siamo stati i precursori – spiega a Meridionews Antonino Provenza, coordinatore regionale Lipu Sicilia – di un centro a Racconigi dedicato alla reintroduzione della cicogna bianca in Italia. Lì sono nate le prime coppie attraverso una strategia che consentiva di attirare gli individui in migrazione tramite esemplari che erano impossibilitati a volare. In questo modo la specie è iniziata a crescere e si è spostata anche in Calabria e Sicilia».

Oggi, secondo i dati della lega italiana protezione animali sono circa 300 le coppie nidificanti presenti in Italia e la Sicilia orientale è senza dubbio la zona di maggiore concentrazione. Tipico uccello migratore, trascorre l’inverno in Africa ma emigra verso l’Europa nei mesi primaverili. In Sicilia giunge, di solito, i primi di marzo. «Alcune specie passeriformi, come la ballerina bianca – precisa il coordinatore Lipu – passano l’inverno nelle nostre zone e poi vanno a riprodursi in Nord Europa, la cicogna bianca invece nidifica nel nostro paese e in Europa ma poi sverna in Africa».

Il fatto che la cicogna bianca abbia scelto di ricostruire il proprio nido a Sambuca di Sicilia è, secondo Provenza, «il segnale positivo di un’oasi intatta». Per questi docili volatili, il paesaggio naturalistico e faunistico del lago Arancio infatti costituisce un’ottima fonte di alimentazione e un luogo sicuro da predatori e cacciatori. È l’habitat ideale per covare e far nascere i piccoli. «Qui – racconta l’animalista – le cicogne trovano condizioni climatiche favorevoli e possono cibarsi di una ricca varietà di anfibi, pesci, insetti».

Per anni cacciata dai bracconieri, la cicogna bianca ha sofferto per la mancanza di siti idonei dove potersi riprodurre. Ma nel tempo molte cose sono cambiate. «Il contrasto al fenomeno del bracconaggio – spiega Provenza – e l’utilizzo di tralicci dell’energia elettrica che le cicogne utilizzano per costruire i propri nidi, hanno favorito la nidificazione. Inoltre, anche, la grandezza del nido, che raggiunge i due metri di diametro, ha consentito alle coppie di portare a compimento la riproduzione con tre o quattro individui».

La presenza di questi splendidi uccelli ha fatto sì che anche l’amministrazione comunale cominciasse a pensare alla realizzazione di un punto di osservazione, adiacente al lago, per dare l’opportunità ai visitatori di Sambuca, il borgo più bello d’Italia 2016, di contemplare anche questo spettacolo della natura. Per ridurre il disturbo in prossimità del nido durante la nascita dei piccoli, i volontari della lega raccomandano a residenti della zona e curiosi di tenersi a debita distanza utilizzando un cannocchiale per osservarli meglio. Mentre sconsigliano visite in questo periodo per non turbare l’accoppiamento e la cova. 

E anche quest’anno torna l’appuntamento con il Cicogna day al Lago Arancio, un’escursione guidata organizzata dalle sezioni Lipu di Alcamo e Palermo, che permetterà a studiosi e appassionati di ammirare, tramite binocolo, le cicogne durate la nidificazione. E conclude, anticipando che «l’evento di quest’anno, totalmente gratuito e aperto a tutti, è previsto per il 4 giugno». 

Concetta Purrazza

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