La Sicilia affonda, ma Crocetta, Pd e grillini si baloccano con la preferenza di genere

I grillini stampella del Governo di Rosario Crocetta? Se lo chiedono – e forse non senza qualche ragione suffragata da fatti oggettivi – i parlamentari di opposizione di centrodestra.

A giudicare da quello che è successo oggi a sala d’Ercole è difficile dare torto alle opposizioni. In discussione c’è un disegno di legge che, forse, dovrebbe essere discusso in un momento meno drammatico dell’attuale: la doppia preferenza di genere nelle elezioni comunali.

“Oggi in Aula – racconta il parlamentare di Fratelli d’Italia, Salvino Caputo – abbiamo avuto la conferma che i deputati eletti nel Movimento 5 Stelle sono organici e funzionali al Governo Crocetta buttando così la maschera che fino ad oggi li voleva equidistanti e mostrando la vera identità”.

A un certo punto il dibattito d’Aula si è concentrato sulla pregiudiziale presentata da alcuni deputati in merito alla legittimità di una riforma elettorale in prossimità della data del voto (le elezioni comunali sono alle porte).

“Una pregiudiziale fondata anche con riferimento ad una sentenza della Corte di Giustizia Europea dei diritti dell’uomo”, spiega sempre Caputo. Che precisa: “In un primo momento i deputati di Grillo avevano dichiarato di astenersi per poi invece ricredersi e votare come la maggioranza di Crocetta. Adesso non ci sono più dubbi sulla natura della posizione governativa dei Grillini all’Assemblea regionale siciliana e sulla loro posizione politica ormai chiara e ben delineata in quanto di supporto ed allineata all’azione del Governo del presidente Crocetta”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il nuovo capogruppo del Pdl all’Ars, Nino D’Asero, che sottolinea l’inopportunità di un dibattito d’Aula su un argomento che avrebbe potuto essere rinviato, dal momento che la vera emergenza in Sicilia è rappresentata dai 2,8 miliardi di euro che mancano per chiudere il bilancio.

“La Sicilia afflitta da seri problemi – osserva giustamente D’Asero – sta assistendo a un’ennesima pantomima incomprensibile ai siciliani che devono fare i conti nelle proprie tasche per mettere insieme il pranzo con la cena, per approvare quella che è, in pratica, una legge elettorale, proprio quando la Corte europea dice che le leggi elettorali si approvano con congruo anticipo, un anno circa, prima di andare alle urne”.

Ma, evidentemente, il presidente Crocetta e il Pd, in compagnia dei grillini, non riuscendo ad occuparsi di cose serie, si baloccano con la doppia preferenza di genere.

Di questa legge “apprezziamo in ogni caso lo spirito – precisa D’Asero – ma siamo dispiaciuti per l’andamento dei lavori d’Aula, con questa maggioranza a fisarmonica con i Grillini, in particolare, che annunciano, come spesso accade, il contrario di ciò che faranno…”.

 

 

Redazione

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