Palermo, ti ricordi di Alfredo Aglietti? L’attuale allenatore della Virtus Entella, avversario dei rosanero questa sera a Chiavari nella trentatreesima giornata del campionato di serie B, è l’ex attaccante della Reggina che nella stagione 1995/96, tra i cadetti, lasciò il segno con una doppietta nel successo per 4-0 con cui gli amaranto si imposero in casa sulla formazione allora guidata da Ignazio Arcoleo.
Il portiere punito due volte dall’attuale tecnico dei liguri era Gianluca Berti: «Ricordo la doppietta di Aglietti ma ricordo anche che una volta gli parai un rigore a Verona – spiega ai microfoni di Meridionews – ci sta nel calcio. Aglietti è un tecnico bravo e preparato». Sfogliando l’album dei ricordi, ci si potrebbe soffermare su quei due gol e attualizzare quella circostanza negativa in vista della sfida odierna. A quel punto, nell’inconscio degli addetti ai lavori del club di viale del Fante scatterebbero dei meccanismi di difesa. Basati su una speranza: che quel giorno di dicembre del 1995 l’ex centravanti della Reggina abbia esaurito le sue cartucce contro i rosanero e che la capacità di incidere mostrata nelle vesti di giocatore non abbia punti di contatto con la versione dell’Aglietti-allenatore. Un po’ come avvenuto il 3 maggio 2014 in occasione della sfida (che sancì la matematica promozione dei rosa in serie A) tra il Palermo di Iachini e il Novara guidato dall’attuale timoniere dell’Entella.
Al di là della cabala e degli incroci con il passato, in ogni caso, la certezza è che questa sera gli uomini di Tedino affronteranno una squadra galvanizzata dai successi consecutivi contro Parma e Cremonese: «Prevedo una gara non facile per il Palermo – ha ammesso Berti – l’Entella ha vinto le ultime due partite e ha bisogno di punti. Ci sarà da soffrire anche se i rosanero sono più forti. L’Entella di oggi è una squadra diversa da quella vista qualche settimana fa. Una squadra, cioè, in difficoltà e costretta a fare i conti con un momento negativo». È giusto sottolineare, però, che anche i biancocelesti oggi si troveranno di fronte un avversario in salute. Reduce da una vittoria casalinga contro il Carpi che, dal punto di vista psicologico, potrebbe avere un peso specifico notevole nella corsa verso la promozione diretta: «Il Palermo ha dimostrato di sapere gestire molto bene l’emergenza – ha aggiunto Berti – non è facile affrontare le partite senza diversi giocatori tolti dalle Nazionali. Ribadisco che il Palermo è una delle candidate alla promozione diretta in serie A assieme ad Empoli e Frosinone. In questo momento i toscani sono avvantaggiati perché sono primi ma, in generale, credo che la classifica rispecchi le gerarchie che erano state delineate ai nastri di partenza con Empoli, Frosinone e Palermo un gradino sopra le altre».
Berti, attuale direttore generale della Carrarese, ha indossato la maglia rosanero nel Palermo dei picciotti a metà degli anni Novanta ma è stato anche uno dei protagonisti della storica promozione in A ottenuta nel 2004 dalla compagine di Guidolin. Avendo vissuto in Sicilia l’esperienza della promozione in prima persona, dunque, l’ex portiere toscano classe 1967 può dare utili consigli agli uomini di Tedino in piena lotta per il salto di categoria. Ecco la sua ricetta: «Siamo arrivati nella fase cruciale della stagione. I campionati si decidono tra marzo e aprile. In questo momento un filotto di vittorie o una serie positiva come quella che sta costruendo adesso il Palermo (cinque risultati utili di fila, ndr) possono fare la differenza. Per arrivare allo sprint finale nel modo migliore conta certamente la condizione fisica, ma nel calcio sono fondamentali anche le motivazioni e la testa».
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