La scuola adotta la città, il via sabato 18 marzo «Aperti 90 monumenti per abbattere i confini»

Palermo, una città senza confini è il tema della nuova edizione della manifestazione La scuola adotta la città, che si aprirà sabato 18 marzo, con il tradizionale rito della consegna delle chiavi della città agli alunni delle scuole. Tra le piazze Pretoria e Bellini si alterneranno quattro cortei a rappresentare «il superamento di un confine fisico, culturale, o della disabilità – spiega l’assessora alla Scuola Barbara Evola che insieme al sindaco ha presentato l’iniziativa a Palazzo delle Aquile – confini da abbattere in onore di una Palermo che è storicamente capitale dell’ accoglienza. Tappa finale dei cortei sarà la costruzione di un muro a piazza Pretoria, simbolo dell’indifferenza e degli stereotipi da abbattere».

Quest’anno sono 90 i monumenti adottati, con otto nuove adozioni che riguardano la Chiesa Santa Maria del Soccorso, quella di Santa Maria del Piliere, il padiglione Liberty dell’ospedale Albanese, il complesso monumentale di Sant’Agostino, il centro padre nostro, la chiesa dei quattro coronati, e quella di San Giacomo dei Militari. A questi dati si aggiungono cinque passeggiate tematiche, 20 quartieri per un progetto che conta complessivamente 121 soggetti adottanti tra scuole, associazioni e circoscrizioni. Turismo sostenibile, beni comuni, città accogliente e scoperta della città nascosta sono i temi al centro della XXIII edizione che culminerà il 26 maggio con la notte bianca della scuola, dedicata alla prossima edizione di Manifesta, prestigiosa biennale di arte contemporanea europea che Palermo ospiterà nel 2018.

«Questa città cambia se abbiamo la capacità di apprezzare e conoscere le nostre bellezze – dice il sindaco – non è poco potersi vantare di avere per 23 anni questa esperienza che ogni anno si fa più ricca e bella, con una Palermo sotterranea tutta da scoprire. Occorre un po’ di sana autostima». E in tema di scuole, il primo cittadino ha risposto all’appello lanciato ieri dal liceo Danilo Dolci attraverso una lettera aperta su Facebook: “Ho già convocato una riunione con il segretario generale della provincia per fare il punto sulla situazione di questo come di altri istituti», conclude Orlando.