La notizia anticipata da LinkSicilia e ripresa dalle agenzie di stampa e da altri giornali (che però hanno ‘dimenticato’ di citare il nostro quotidiano) accende la polemica.
Parliamo della incredibile rinuncia, firmata dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta, a tutti i contenziosi con lo Stato, che potete leggere qui.
Sul caso, ad esempio, interviene il deputato Riccardo Savona (FI) che chiede a Crocetta di riferire in Aula:
“Ho preso atto di un documento pubblicato su un quotidiano on-line dal quale si evince che il Presidente della Regione Siciliana, in data 5 Giugno c.a. avrebbe pattuito con il Ministro delle Finanze la rinunzia ad ogni genere di contenzioso di natura fiscale con lo Stato.
Appare grave che il Parlamento siciliano non sia stato messo a conoscenza di una tale iniziativa che lede in modo strutturale i principi dellAutonomia.
Ritengo impellente che il Governo riferisca nel merito sia in Commissione Bilancio che in Aula, prima dellinizio dellesame della manovra finanziaria. A questo proposito ho inviato una nota al Presidente della Commissione Bilancio, al fine di quantificare lammontare contabile delle rinunzie relativi ai contenziosi fiscali”.
Ancora più duro Toto Cordaro (PID): “Il presidente della Regione venga subito in Aula a riferire su contenuti dell`accordo che prevede la rinuncia – da parte della Regione – a tutti i ricorsi contro lo Stato,relativi ad impugnative di leggi di finanza pubblica, e con effetto sino al 2017. Va verificato, infatti, se la contropartita di 550 milioni di euro da parte dello Stato – a fronte di possibili entrate miliardarie nelle casse regionali – puo` ritenersi congrua o se invece, con la prospettiva di salvare il fallimento della gestione finanziaria della Regione, si e` preferito mettere una pezza, al solo fine del tirare a campare.
In tal caso,- aggiunge Cordaro- il governatore avrebbe l`obbligo morale, politico e istituzionale di revocare immediatamente un siffatto accordo. D`altro canto, nel metodo, il comportamento del governatore e` da stigmatizzare perché` decisioni politiche di tale portata, come tutte quelle di natura finanziaria, non possono passare sopra la testa del Parlamento siciliano e, quindi, dei cittadini, di cui l`Ars e` espressione diretta. Il presidente della Regione venga quindi subito a riferire in Aula: capiremo in quella sede non solo se rivolgergli un plauso o se chiederne l`impeachment, ma anche se, di fatto, siamo gia` una regione commissariata`.
Crocetta rinuncia ai contenziosi con lo Stato: pagano i cittadini Siciliani/ Il documento ufficiale
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