«Abbiamo atteso quasi nove mesi per ricevere l’elenco della documentazione da inviare, entro sette giorni. Giorno 25 riceviamo però una ulteriore comunicazione che ci dice che l’avvio, previsto a inizio luglio, slitterà ancora di due settimane». Racconta così Danilo Pulvirenti, chimico e presidente dell’associazione Rifiuti zero Sicilia l’esperienza della sua azienda con il progetto Neet. Si tratta di un programma che prevede tremila tirocini della durata di sei mesi con un rimborso spese da 500 euro lordi mensili pagato dallo Stato. Sono rivolti a giovani laureati tra i 24 e i 35 anni che al momento non studiano né lavorano, purché residenti in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. «Nel frattempo la tirocinante deve rimanere disoccupata, sennò il tirocinio viene annullato – prosegue Pulvirenti -. Quindi con la promessa di un lavoro precario, migliaia di fortunati da un anno sono appesi ad un filo», racconta a CTzen.
La trafila burocratica, non è stata peraltro semplice: «Ho inserito la mia azienda sul sito internet del programma Neet il 26 settembre 2013. A ottobre eravamo nell’elenco di aziende sul sito, sono arrivate le prime richieste con curriculum e scegliamo una ragazza. Il 22 aprile 2014, sei mesi dopo, mi arriva una prima conferma da parte dell’uffico centrale di Roma: siamo stati selezionati, ma mi annunciano che ci vorrà una ulteriore conferma, con invio di documenti, per essere operativi da inizio luglio ospitando una sola persona, perché siamo una piccola realtà», spiega l’imprenditore. A inizio giugno arriva nella casella di posta certificata dell’azienda una ulteriore email, questa volta da parte di un ufficio regionale di Palermo che si occupa delle pratiche a livello territoriale.
«Ci hanno chiesto di inviare, entro una settimana – prosegue Pulvirenti – un file excel con una serie di informazioni, insieme a certificazioni di iscrizione a vari enti: Camera di commercio, Inail, Inps, il nominativo del medico del lavoro, del responsabile sicurezza, il registro vidimato degli infortuni e tantissime altre cose. Inviamo, con fatica, tutto in tempo. E non riceviamo nessuna comunicazione fino al 25 giugno». L’oggetto della nuova email è «”Avvio tirocinio Neet”, e mi sono detto “Finalmente ci siamo”. Invece, incredibilmente, leggo di un ulteriore rinvio», afferma Pulvirenti, che ricopia l’email sul suo profilo Facebook: «Scrivo per comunicarvi che purtroppo dovremo rinviare la data di avvio tirocini, poiché sto male, e non c’è nessuno che possa sostituirmi. Mi scuso, ma non potrò rientrare al lavoro prima della settimana prossima. Ritengo che si possa avviare il tutto per la seconda settimana di luglio», recita la comunicazione inviata dall’ufficio regionale di Palermo.
«Questo è emblematico di una Italia burocratica e ferma al palo: siamo stremati. Caro Matteo Renzi, visto che qualcuno ha scelto te come specchietto per le allodole del cambiamento, cerca di essere all’altezza di un cambiamento vero e non drammaticamente finto», commenta amareggiato Pulvirenti sul social network.
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