Tiziana Scalisi e Silvia Fichera avevano annunciata con un post su Facebook la chiusura della loro Libò – libreria per ragazzi, suscitando immediatamente lo sconforto di tanti genitori. Ma l’ostinazione di Giulia Gaeta e di Chiara Oliveri, ex dipendente, hanno cambiato le sorti di questa decisione, con il loro ingresso in società. «Non poteva chiudere l’unica libreria di Catania specializzata in letture per bambini e ragazzi» spiega Gaeta a Meridionews.
« Abbiamo letteralmente torturato Silvia e Tiziana per convincerle a non chiudere» ammette la nuova socia, alludendo alla iniziale determinazione delle due comproprietarie di mettere la parola fine all’attività della loro libreria. «Ma non abbiamo mollato – prosegue – perché si tratta di una realtà che non ha eguali nel territorio etneo, essendo dedita alla vendita esclusiva di libri per bambini e a fini pedagogici, che mettono sempre in primo piano i ragazzi. Lo diciamo da socie, ma anche da mamme, oltre che da loro amiche».
Un’opera di persuasione che ha dato i suoi frutti, avendo convinto le fondatrici di Libò a non chiudere, nonostante la delusione di non aver potuto ampliare il proprio spazio espositivo e relazionale a seguito dell’avvento della pandemia da Covid-19, che ha impedito alle persone di frequentare assiduamente le librerie, facendo inevitabilmente diminuire gli introiti prospettati.
«La loro proposta di entrare in società con noi – racconta Fichera – ci ha fatto riflettere, al pari dell’enorme calore ricevuto dai genitori di molti bambini abituati a frequentare la libreria. La loro reazione è stata molto commovente; alcuni sono addirittura venuti personalmente per chiederci come potessero aiutarci concretamente per evitare la chiusura. Ci hanno fatte entrare in crisi e rendere conto che in questi quattro anni trascorsi dalla apertura abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ovvero diventare un riferimento per bambini e ragazzi. Così ci siamo convinte a non cessare l’attività, rimanendo nel nostro piccolo spazio di via Imbriani, dove continuiamo ad organizzare laboratori, seppur con numeri più ristretti e approfittando anche dello spazio esterno».
Sin dalle sue origini, infatti, Libò si è proposta nel territorio come centro di attività connesse alla lettura per bambini. « Abbiamo avuto sempre tanto entusiasmo – afferma Scalisi – che abbiamo ritrovato anche grazie all’amicizia che ci lega alle nuove socie. Chiara Oliveri, in particolare, che era una nostra dipendente non si è mai rassegnata alla cessazione dell’attività». Una collaborazione capace di rinnovare le energie delle due imprenditrici; così come quattro anni fa era accaduto al loro primo incontro, quando vennero messe in contatto da alcuni parenti a conoscenza del loro sogno in comune. Un sogno che ancora oggi continua.
Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…
Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…
La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…
Denunciato il titolare di denunciato il titolare di un’autofficina ad Aci Bonaccorsi, in provincia di…
I carabinieri della stazione di Catania-Nesima hanno arrestato un 39enne del posto, pregiudicato, per ricettazione,…
In una palazzina a due piani di Palermo si sono spezzate le corde dell'ascensore e le persone…