La Regione abbandona i ragazzi disabili che frequentano le scuole

L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE HA LASCIATO SENZA SOLDI LE NOVE EX PROVINCE. CHE NON POSSONO ASSICURARE I SERVIZI ESSENZIALI (IGIENICO-PERSONALI) AI PORTATO DI DI HANDICAP. INTERROGAZIONE DI PIETRO ALONGI (NUOVO CENTRODESTRA)

La drammatica crisi delle nove ex province regionali – praticamente abbandonate dalla Regione – non solo, tra qualche mese, rischia di lasciare senza soldi i dipendenti, ma sta creando seri problemi alle famiglie con a carico i disabili. A cominciare dai ragazzi disabili, che non possono recarsi a scuola.

Lo sottolinea, con un un’interrogazione al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, Patrizia Valenti, e all’assessore per la Salute, Lucia Borsellino, il parlamentare regionale del Nuovo centrodestra, Piero Alongi, che chiede il ripristino dei servizi destinati ai disabili ed erogati dalle ex Province regionali. L’interrogazione è firmata anche dai suoi colleghi parlamentari del gruppo.

“Le ex Province regionali siciliane – spiega Alongi – poiché si trovano in una grave crisi finanziaria, principalmente legata al mancato trasferimento di somme da parte della Regione, non sono più in condizione di erogare servizi essenziali ai disabili tra i quali: l’assistenza igienico-personale per i disabili che frequentano gli istituti superiori che dipendono ancora dalle stesse ex Province; il servizio di trasporto dal domicilio a scuola; l’assistenza alla comunicazione a favore di alunni sordi attraverso la LIS”.

“La mancata erogazione di tali servizi – sottolinea il parlamentare – grava pesantemente sulle famiglie che già sono costrette a sopportare pesi economici notevoli per assistere i congiunti diversamente abili”.

“Inoltre – conclude Alongi – sotto il profilo della occupazione, solo per quanto riguarda Palermo, oltre 450 lavoratori attendono di riprendere il proprio lavoro”.

Redazione

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