CHI L’HA DETTO CHE PER AMMINISTRARE LA COSA PUBBLICA BISOGNA CONOSCERE LE LEGGI? CI VUOLE PIU’ FANTASIA CHE NON GLI INSOPPORTABILI CODICILLI, I RICHIAMI NORMATIVI E ALTRE NOIOSISSIME COSE. MEGLIO LA FANTASIA AL POTERE!
Alla luce di tutto quello che sta succedendo nel mondo dei dirigenti generali della Sicilia vorremmo lanciare una proposta per certi versi ‘rivoluzionaria’ (nel vero senso della parola, però, e non nel senso ‘crocettiano’, cioè da presa in giro). La proposta è la seguente: abolire, definitivamente, la laurea in Giurisprudenza per l’accesso ai ruoli di dirigente generale a tutti i livelli.
Basta con questi laureati in giurisprudenza. E largo ad altre discipline. Chi l’ha detto che per amministrare la cosa pubblica bisogna conoscere le leggi? Dove sta scritto? La nostra riflessione di ‘libertà’ cade nel momento in cui il Governo della Regione sta rinnovando i contratti ai dirigenti generali dei dipartimenti. Bene, questo è il momento: libertà!
Del resto, si tratta solo di prendere atto di quanto sta già in parte succedendo. Oggi, per esempio – anche se nessuno lo dice – due ‘filosofi’ sono i responsabili delle due più alte istituzioni burocratiche della Sicilia: la segreteria generale di Palazzo d’Orleans e la segreteria generale di Palazzo Reale. Qualcuno manifesta dubbi sul fatto che Patrizia Monterosso e Sebastiano Di Bella siano due filosofi? E qualcuno può mettere i dubbio i ‘successi’ ottenuti negli ultimi tempi dal Governo regionale e dall’Ars?
E allora un po’ di coraggio! Certo, non mancano le anomalie sia nell’alta politica, sia nell’alta burocrazia siciliana messe insieme: il presidente dell’Ars, onorevole Giovanni Ardizzone – per citare un esempio – è titolare di una grigia laurea in Giurisprudenza. Tolto lui, però, trionfa la fantasia: il governatore Rosario Crocetta era perito chimico all’Eni di Gela; l’archeologa Mariarita Sgarlata, assessore ai Beni culturali, vuole trasformare in dirigenti 400 laureati in Lettere classiche; l’assessore alle Attività produttive, Linda Vanchieri, girava il mondo sugli aerei; Esterina Bonafede, architetto e poi musicista sul campo si occupa del lavoro; il simpatico Nino Bartolotta, assessore alle Infrastrautture, è un fisico nucleare; Nelli Scilabra la conoscete tutti; Mariella Lo Bello era alle Poste di Agrigento e si occupa di sanatorie edilizie: argomento, questo, del quale si occupa anche Gaetano Gullo, letterato e antropologo, dirigente generale all’assessorato al Territorio e Ambiente; per non parlare di Michela Stancheris, filosofa dadaista di Bergamo, assessore regionale al Turismo. O di Gianni Silvia, il capo di gabinetto del presidente della Regione che studia Mozart presso l’Orchestra sinfonica siciliana.
Certo, non mancano le note stanate anche tra gli alti burocrati: è il caso della dottoressa Anna Rosa Corsello, anche lei con alle spalle una grigia laurea in Giurisprudenza. Per lei – nota come la Tex Willer della Formazione siciliana – per, il Governo ha deciso l’alternanza: se prima era dirigente generale del dipartimento Lavoro con l’interm della Formazione, adesso andrà al contrario: interm al Lavoro e titolare della Formazione: un premio speciale che il Governo Crocetta le ha concesso per i grandi ‘bordelli’ amministrativi che Anna Rosa ha combinato nel settore della Formazione siciliana nell’ultimo anno.
Rinnovato anche il contratto a Vincenzo Fargares al dipartimento Programmazione (purtroppo in questo caso c’ìè una grigia assonanza, visto che Falgares è laureato in Economia e Commercio).
Assonanza grigia anche per Rosa Barresi: un’agronoma con contratto di dirigente generale all’assessorato alle Risorse agricole.
Assonanza grigia anche per Ludovico Benfante, laurea in Giurisprudenza, contratto rinnovato all’Ufficio speciale per la certificazione.
Assonanza Grigia anche per Giovanni Bologna, laurea in Giurisprudenza, contratto rinnovato
Felice Bonanno, architetto, continuerà ad occuparsi di Pesca (saà architetto, ma è uno bravo).
Confessiamo che siamo molto preoccupati per Romeo Palma, magistrato della Corte dei Conti, che l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha voluto al vertice dell’Ufficio legislativo e legale della Regione. Per lui non è arrivato il rinnovo del contratto. Perché è laureato in Giurisprudenza? Non lo sappiamo.
Non abbiamo ancora notizie del rinnovo del contratto per la già citata filosofa, Patrizia Monterosso e per il commercialista Marco Lupo che si occupa di rifiuti.
Ovviamente, la nostra proposta vale anche per i manager della sanità siciliana: basta con questi laureati in Giurisprudenza anche nelle Aziende ospedaliere e sanitarie dell’Isola. Facciamo lavorare la fantasia anche lì: spazio agli architetti, ai geometri (perché solo l’Irsap deve avvalersi della professionalità dei geometri?), ai geologi, agli agronomi, ai medici, ai farmacisti.
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