«È andata bene ma è finita un po’ male, un ciclista Fiab è stato investito da uno scooter mentre percorreva la pista ciclabile verso viale Piemonte, all’altezza dell’incrocio con via Giusti, dove volevamo segnalare un attraversamento pericoloso». Commenta così Chiara Minì la giornata di assemblea indetta oggi per accendere i riflettori sulla pista ciclabile di viale del Fante. Il 35enne ora si trova all’ospedale Villa Sofia e, secondo le prime informazioni, pare che abbia riportato una frattura al braccio.
L’assemblea è una delle iniziative di protesta messe in atto dopo la decisione di qualche settimana fa del prefetto di eliminare i dissuasori della pista ciclabile di viale del Fante per motivi di sicurezza, vista la vicinanza con lo stadio Renzo Barbera. Oggi erano circa una ventina le persone radunate là, tra ciclisti che aderiscono a Fiab e altri residenti nella zona, per cercare di trovare una soluzione che renda di nuovo sicura «una delle poche piste costruite a norma, alla quale eravamo tutti affezionati». «Una parte della pista è stata completamente cancellata, non sono stati soltanto tolti i dissuasori ma sono state rimosse anche le linee orizzontali a terra – continua Minì – per un motivo tecnico: se una pista bidirezionale non ha un dissuasore o un cordolo non può esistere. La pista inizia dalla porta dei leoni e si interrompe all’altezza della piscina comunale, per riprendere il percorso normale dopo lo Stadio delle Palme».
«Per dare sicurezza ad altri l’hanno tolta ai ciclisti – continua Minì – anche perché io vedo persone che lì continuano a correre e ad andare in bici ma sono allo sbaraglio. Inoltre la pista ciclabile era posizionata dove adesso sono tornate a posteggiare le auto. È una zona molto battuta, si deve fare qualcosa».
Dal Comune ancora nessuna risposta in merito. Anche l’assessora Iolanda Riolo, invitata a prendere parte all’assemblea, non è intervenuta. «Stiamo cercando di capire che intenzioni abbia l’amministrazione comunale – afferma Minì – continueremo a promuovere iniziative per richiamare l’attenzione sul problema, era una pista realizzata davvero bene. Sarebbe un peccato perderla».
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