Modello Troina per ripopolare il centro disabitato Sito, contributi ai giovani e meno tasse ai negozi

Un’abitazione nel centro storico di Troina a portata di click. Housetroina.it, la piattaforma, con caratteristiche inedite, messa in campo dall’amministrazione comunale, per promuovere e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare sarà, infatti, il primo portale indipendente, destinato a privati e stranieri, che fornirà informazioni, assistenza e consulenza necessarie per l’acquisto di una casa. «Con questa iniziativa – spiega il sindaco Fabio Venezia – il Comune farà da garante sulla legittimità dell’azione, per evitare lungaggini burocratiche e garantire la massima trasparenza. Il sito è stato realizzato d’intesa con le agenzie immobiliari che si occuperanno di trattative e sopralluoghi, mentre il Comune avrà un coordinamento organizzativo, attraverso un ufficio che sarà istituito ad hoc, che garantirà l’aspetto operativo, dal disbrigo pratiche fino alla firma davanti al notaio». 

Il provider, totalmente gratuito, consentirà agli utenti di visionare on line le case, di fissare un appuntamento tra venditore e compratore, di verificare le visure catastali e valutare il rapporto qualità-prezzo. Case piccole e confortevoli, situate tra le viuzze del centro storico, accanto a palazzi storici, con balconi e terrazze che si affacciano sull’Etna e sui Nebrodi, rimaste disabitate per il calo demografico e il saldo migratorio negativo. «Oggi Troina ha un patrimonio edilizio che potrebbe ospitare trentamila persone – prosegue Venezia – ma attualmente gli abitanti sono poco meno di diecimila. C’è la necessità di attrarre investimenti, anche dall’estero, perché da soli non possiamo valorizzare questo straordinario patrimonio che racconta una storia millenaria». 

Conosciuta come civitas vetustissima, Troina conserva, ancora oggi, rilevanti testimonianze del proprio passato. Dalla Capanna dell’Età del Rame, che risale a oltre seimila anni fa – scoperta e studiata dagli archeologi delle Università di Cambridge e di Oxford – a due vaste necropoli del periodo siculo; centro militare per eccellenza, per la sua posizione strategica a oltre 1100 metri di quota, nonché prima sede vescovile e prima capitale normanna di Sicilia. ,mFervente centro religioso, dopo l’avvento del Cristianesimo, nel XVIII secolo contava ben trenta chiese e 12 conventi. Un numero impressionate dovuto alla sua condizione di città demaniale, con un patrimonio artistico non legato ai palazzi nobiliari, ma costituito da edifici sacri, molti dei quali nel centro storico. 

«Questa iniziativa, che ha attirato l’attenzione anche del gruppo parlamentare regionale del M5S, che vuole trasformarla in proposta di legge – prosegue il primo cittadino – nasce per evitare la cementificazione che c’è stata in passato a Troina e per rivalutare il patrimonio edilizio che possediamo». Un obiettivo che l’amministrazione insegue da tempo. Nel 2014, ad esempio, è stato predisposto un finanziamento per l’acquisto della prima casa nel centro storico, destinato alle giovani coppie e alle ragazze madri. «Nello stesso anno – aggiunge Venezia – sono stati previsti degli incentivi, fino al 45 per cento, anche per le ristrutturazioni edilizie, un rimborso, fino all’80 per cento, delle spese notarili per coloro che avessero ricevuto in donazione un immobile nel centro storico e tremila euro, oltre all’esenzione totale dei tributi per il servizio sui rifiuti e dell’Imu, anche per le attività commerciali e imprenditoriali che avessero aperto un negozio nel centro storico». 

Lo scorso anno, per assicurare un sostegno alle famiglie residenti a Troina in situazione di disagio abitativo e impossibilitate all’acquisto di una casa, il Comune ha firmato un protocollo d’intesa con l’Istituto Autonomo Case Popolari per il recupero e la riqualificazione degli immobili privati del centro storico destinandoli all’edilizia popolare. «Negli ultimi tre anni – prosegue Venezia – abbiamo dato il contributo a 50 giovani coppie che hanno potuto acquistare la prima casa nel centro storico e, attraverso i contributi a fondo perduto sulle ristrutturazioni abbiamo riqualificato 166 immobili di cui circa la metà situati nei quartieri storici». 

Un investimento complessivo di 700mila euro per rimettere in moto l’economia locale e un volume d’affari stimato in 3 milioni e 800mila euro di lavori eseguiti. «Siamo stati – aggiunge Venezia – il primo comune della Sicilia ad avviare un progetto pilota con l’Istituto Autonomo Case Popolari che coniuga valorizzazione del centro storico e politiche sociali di carattere abitativo. Il modello Troina sta dando buoni frutti e con queste innumerevoli iniziative – conclude il primo cittadino – puntiamo a ripopolare gli antichi quartieri urbani che rappresentano una straordinaria risorsa per la nostra comunità».

Salvo Caniglia

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