I turisti non possono aspettare i tempi biblici della burocrazia. È quello che devono avere pensato i giovani creativi dell’agenzia di comunicazione digitale Tivitti, con riferimento alla necessità di informare e dare servizi ai visitatori sui beni del percorso arabo-normanno di Palermo, divenuto la scorsa estate il 51esimo patrimonio riconosciuto dall’Unesco in Italia. Infatti, visto che le iniziative istituzionali non sono facilmente accessibili (sul sito ufficiale del Comune c’è qualche paginetta a tema, quello dell’assessorato regionale al Turismo è solo in italiano, visitsicily.info mette in più l’inglese), la web agency ha creato un apposito portale web, www.palermoarabonormanna.com, sfruttando il fatto che tutti i domini fossero ancora liberi.
Il sito è già on-line nelle versioni italiano e inglese, nei prossimi mesi si uniranno le traduzioni in altre otto lingue (francese, tedesco, spagnolo, portohese, russo, arabo, cinese, giapponese). Inoltre, saranno prodotti contenuti specificamente pensati per sette piattaforme social (facebook, twitter, pinterest, youtube, google plus, instagram, tumblr). Alla base di tutto ci sono i quattro fondatori di Tivitti, Mauro La Mantia, Gaetano Pantano, Valeria Mannino, Andrea La Barbera, accomunati dai trascorsi nell’attivismo politico universitario e dalla passione per i nuovi media. «Tivitti – spiega La Mantia – è una start-up anomala, nata a febbraio 2014 nella casa di uno dei quattro soci. Non abbiamo avuto finanziamenti pubblici, siamo stati incubatori di noi stessi, investendo sulla nostra professionalità». Hanno iniziato con il passaparola, ora «ci occupiamo di campagne marketing sul web, curiamo siti e profili social di varie realtà commerciali cittadine. Il portale è un dono alla città, non ci guadagnamo nulla. Non abbiamo avuto contatti col Comune, ma siamo disposti a collaborare per implementare i servizi».
Il cuore del sito sono la voglia e la creatività dei componenti dell’agenzia, tutti giovani professionisti under 35, che hanno messo in comune le proprie competenze in ambito tecnico, storico-artistico, letterario (per le traduzioni), e comunicativo, per realizzare sia il contenitore che i contenuti. Il sito è diviso in sei sezioni: il percorso (con la geolocalizzazione dei monumenti); la storia della città dal periodo arabo a quello svevo; il magazine; strutture ricettive; locali e ristorianti; shopping. La parte del magazine sarà quella più attiva, con aggiornamenti costanti bilingue sulle informazioni ai turisti, oltre a contenere foto, video e approfondimenti sui monumenti ed eventuali feedback degli stessi visitatori.
«In futuro – conclude La Mantia – creeremo una app, e stiamo lavorando ad un sito (monumentipalermo.com) che conterrà informazioni su tutti i beni monumentali cittadini, una guida Bellafiore che speriamo sarà on-line entro fine 2016».
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