Tra le dieci aziende più innovative che verranno premiate all’edizione italiana della Mit Technology Review c’è anche la GreenRail, una giovanissima startup palermitana.
Le aziende verranno celebrate durante l’Innovation Day, che si svolgerà a Padova il 20 e 21 aprile. Nel comunicato dell’evento si leggono le motivazioni del riconoscimento: «Imprese che hanno realizzato recentemente qualcosa di innovativo nel proprio settore, tanto da poter insidiare la leadership di altre aziende, rafforzare la propria posizione sul mercato o crearne addirittura uno nuovo. E fino al punto di meritare il titolo di disruptive, ovvero di estremamente dirompente».
Così ecco la disruptive Greenrail: costituita nel 2012 e divenuta operativa appena due anni fa, l’azienda siciliana ha progettato e realizzato una traversa ferroviaria che recupera e quindi produce energia al passaggio dei treni. È ecosostenibile in quando fatta con un un rivestimento in plastica e pneumatici riciclati.
Dopo una lunga serie di riconoscimenti tra cui l’Edison Start e il Cerisdi Award, è arrivato anche quello del Mit fondata da Alessandro Ovi e Romano Prodi che incorona le aziende che hanno il giusto potenziale per capovolgere un sistema e stravolgere i mercati grazie alla loro idea innovativa.
Greenrail è nata da Giovanni De Lisi, CEO e Cofounder dell’azienda, insieme a lui ne hanno dato corpo e sostanza l’architetto Fabio Guinci, Lorenzo Alessi che si occupa di sviluppare e procacciare commesse all’estero e Massimiliano Russo, advisor legale.
«Siamo davvero contentissimi per questo ulteriore riconoscimento – afferma Giovanni De Lisi a Meridionews.it – Essere accostati a grandi realtà e multinazionali mi dà ulteriore conferma che il progetto ha e avrà in futuro il sostegno e il successo che merita».
Il prodotto, che attualmente è in fase di testing al Politecnico di Milano, in base alle dichiarazioni dell’ideatore ha avuto un’eco importante soprattutto all’estero, dove di fatto i giovani imprenditori stanno concentrando gli investimenti, in tutti quei paesi in via di sviluppo come America latina, Russia e Medio oriente.
«Siamo siciliani ed è probabile che in futuro la nostra azienda avrà sede a casa nostra – sottolinea De Lisi – però al momento abbiamo la necessità di stabilirci a Milano e poi di creare filiali all’estero, perchè attualmente è quello il nostro mercato. Non posso nasconderlo, l’Italia e la Sicilia un po’ ci spaventano. Parlo della burocrazia e della pressione fiscale, è tutto troppo farraginoso per chi come noi punta su innovazione e ha ancora tanta strada da fare per lanciare il prodotto sul mercato. Mi sento però di dire – conclude il numero uno di Greenrail – prima o poi torneremo per dimostrare che se l’idea è buona, come lo è la nostra, si può mettere in pratica ovunque».
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