La nave della Ong Open Arms, che ieri mattina ha recuperato i corpi di una donna e un bimbo di circa quattro anni morti in mare e tratto in salvo una donna in grave stato di ipotermia, ha scelto di dirigersi verso le coste spagnole.
La Ong ha chiesto alla Centrale della guardia costiera spagnola di assumere il coordinamento dell’operazione. «La richiesta – spiegano – nasce dalla considerazione che l’ipotesi di approdare in un porto italiano presenta comunque molteplici fattori critici: il primo è costituito dalle dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha definito “bugie e insulti” la documentazione da noi offerta attraverso la pubblicazione delle tragiche immagini dell’area di mare dove è avvenuta l’operazione condotta dalla guardia costiera libica».
La possibilità di approdare a Catania è stata comunicata solo alle 23.04 di ieri sera e non è stata presa in considerazione in quanto «risulta incomprensibile perché la disponibilità iniziale ad accogliere la donna in stato di grave ipotermia non sia stata accompagnata dalla stessa disponibilità per i due cadaveri ritrovati». A bordo non c’è la cella frigorifera ma «stiamo facendo di tutto affinché i due corpi viaggino in modo dignitoso». La donna superstite è in condizioni stabili anche se ancora sotto choc.
«Il reiterato annuncio di una sorta di contro inchiesta o contro versione rispetto alla probabile dinamica dei fatti accaduti lunedì sera – concludono da Open Arms – inducono preoccupazione rispetto alla tutela della donna sopravvissuta e della sua piena libertà di rendere testimonianza in condizioni di tranquillità e di sicurezza».
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