La metro a Paternò: servono i fondi dell’Unione Europea L’idea del people mover fino al quartiere Scala Vecchia

Il sogno della metropolitana, legato alla futura Paternò-Piano Tavola hanno avuto particolare rilevanza nelle ultime settimane a Paternò. Ben tre conferenze in meno di quattro giorni si sono susseguite in città, dalle quali è uscito fuori un unico refrain: portare la metropolitana di Catania fino a Paternò è importante per lo sviluppo del territorio. Ma il progetto della Paternò-Piano Tavola, da realizzare in 5-7 anni, necessita ancora di finanziamenti che dovrebbero arrivare dalla prossima programmazione dell’Unione Europea.

La situazione attuale vede la disponibilità di fondi dell’Unione Europea per la tratta Stesicoro – aeroporto Fontanarossa. In totale ci sono in ballo oltre 350 milioni di euro per collegare il centro di Catania con lo scalo etneo. Sul versante dell’hinterland, il progetto metropolitana ha poi ottenuto 115 milioni per la tratta Misterbianco – Piano Tavola. Per chiudere il cerchio e completare l’intero tracciato, da Adrano a Catania, manca lo snodo centrale fino Paternò. In città è prevista solo la stazione Ardizzone, distante però dal centro cittadino: per risolvere il problema, l’idea è di creare un people-mover con partenza da piazza della Regione.

Il primo incontro è stato organizzato dal comitato civico Uniti per la metropolitana, aperto anche agli altri paesi vicini a Paternò. Erano presenti deputati nazionali e regionali, i vertici della Ferrovia Circumetnea e i sindaci. Il secondo incontro, promosso dal sindaco Nino Naso, ha avuto una matrice tecnica, vista la presenza del direttore generale Fce Salvatore Fiore. «I problemi maggiori – ha spiegato – arrivano dal piano burocrati e dal recepimento dei finanziamenti: una volta approvato il progetto e ottenute le autorizzazioni necessarie, il tempo per l’espletamento della gara è di circa un anno, mentre per la realizzazione dell’opera occorrerebbero cinque anni». Il sindaco Naso ha rilanciato proponendo una variante al tragitto e la nascita di una stazione della metropolitana in prossimità di quella attuale, ubicata in piazza Stazione, considerato che è prevista la soppressione di quest’ultima e della stazione Giaconia. Questa fermata in realtà ricade in territorio di Belpasso, ma oltre a servire i villaggi della zona è strategica per il popoloso quartiere paternese di Scala Vecchia.

La terza conferenza, ieri pomeriggio, porta la firma del deputato Ars Giuseppe Zitelli e del locale gruppo di Diventerà Bellissima. «Il progetto, redatto dalla Fce, è già pronto ed è stato inviato a Palermo – ha detto l’onorevole – per ottenere le autorizzazioni Via-Vas che arriveranno a brevissimo». Sulla soppressione di Giaconia e di piazza Stazione, Zitelli ha specificato che «Questo lascerebbe fuori un’ampia porzione ma senza modifiche al progetto, impossibili per la fase in cui siamo, vorrei lanciare l’ipotesi del people mover che possa collegare la nuova stazione Palazzolo a Giaconia e quindi al quartiere Scala Vecchia». L’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone ha ribadito che «il progetto è in commissione Via e verrà approvato entro il 10 giugno. Da qui passerà alla commissione Vas. A breve avremo le carte in regola per poterlo mandare in gara». Falcone ha inoltre ricordato che a Paternò nascerà anche il deposito della metropolitana. «E non è finita – ha aggiunto – perché un altro investimento infrastrutturale, in programma con Anas, sarà quello di ampliare l’ingresso di Paternò sulla statale, attraverso un intervento da due milioni di euro».

Salvatore Caruso

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