La parola torna al campo. Al culmine di una settimana monopolizzata mediaticamente sul fronte rosanero dal cambio di proprietà, la partita sembra un dettaglio secondario. E invece non è così. La gara esterna con il Padova in programma domani alle 12,30 e valida per la quindicesima giornata non è un optional della macchina guidata da Stellone. La centralità del match nell’ambito dell’attualità rosanero è paragonabile – restando metaforicamente nel mondo delle quattro ruote – al motore che fa andare avanti la vettura. È il pezzo più importante e più delicato, quello che spinge e che imprime un movimento. Di cui ha bisogno il Palermo per lasciare il segno sul circuito di questo campionato. Le vicende societarie, dunque, non possono bloccare gli uomini di Stellone che, dopo avere tolto il piede dall’acceleratore in occasione delle ultime due gare pareggiate contro Verona e Benevento e avere fallito contestualmente una buona chance per allungare sulle inseguitrici, vogliono consolidare il primo posto dando un nuovo impulso al loro cammino.
Per passare dalle parole ai fatti, però, sarà necessario eludere alcuni ostacoli presenti sull’asfalto. Si tratta delle trappole tese da un avversario quart’ultimo in classifica con 11 punti e intenzionato ad invertite il trend dopo due sconfitte consecutive ma anche delle possibili distrazioni extracalcistiche. Riconducibili, in questo caso, agli sviluppi sul fronte societario e, inconsciamente, all’insediamento di una cordata britannica che, allo stato attuale, dà pochi punti di riferimento. A parte il ds ed ex di turno Foschi, che resta a livello dirigenziale il principale interlocutore dello staff tecnico, l’unica figura che in questi giorni è emersa dalla nebbia con dei contorni un po’ più definiti è quella di David Platt. L’ex nazionale inglese, chiamato a dare una mano in qualità di consulente tecnico, ha invitato la squadra a restare concentrata sul match di Padova e i rosanero, almeno sulla carta, hanno recepito l’input.
«È normale che in questi giorni si sia parlato soprattutto del cambio di proprietà ma noi, e non è una frase retorica, dobbiamo pensare solo al campo – ha dichiarato Stellone – l’altro giorno ci stavamo allenando e non abbiamo avuto modo di conoscere i nuovi proprietari con i quali ci sarà tempo successivamente per parlare. Io sono sereno perché ho visto la squadra molto concentrata e sono sicuro che non ci saranno cali di tensione. Se malauguratamente non dovessimo vincere a Padova il motivo non sarà da attribuire alle distrazioni di questi giorni. Chi andrà in campo non penserà a Richardson, a Stellone o a Zamparini nel momento in cui farà un cross o tirerà in porta». La mente del gruppo, stando alle parole del tecnico, è assorbita dalla sfida di domani con i biancoscudati: «Il nostro obiettivo è quello di vincere a Padova e fare più punti possibili in questo ciclo di cinque gare in venti giorni. Domani affronteremo una squadra che ha cambiato allenatore da poco (lo scorso 6 novembre Foscarini ha preso il posto dell’esonerato Bisoli, ndr) e che, nonostante gli ultimi passi falsi, merita comunque rispetto. Noi dovremo scendere in campo sempre con lo stesso atteggiamento e affrontare la partita come se fosse l’ultima del nostro campionato».
Stellone, che domani dovrà confrontarsi con due situazioni inedite (l’orario del match – i rosa giocheranno per la prima volta alle 12,30 in questo torneo cadetto – e l’assenza dello squalificato Jajalo, punto fermo dello scacchiere rosanero), durante la conferenza stampa odierna al Barbera ha comunicato l’undici titolare che scenderà in campo allo stadio Euganeo. Il tecnico tornerà a un 4-4-2 a trazione anteriore con Falletti e Trajkovski esterni di centrocampo. Completeranno la mediana Haas e Chochev, al debutto da titolare in questo campionato dopo un avvio stagionale passato dietro le quinte per i postumi dell’infortunio alla caviglia sinistra rimediato a Salerno lo scorso 18 maggio all’ultima giornata della stagione regolare. In difesa, reparto in cui non ci sarà Struna che ancora non ha recuperato da un problema al ginocchio sinistro, Bellusci (che in settimana ha saltato un paio di allenamenti a causa di qualche acciacco) sarà sostituito da Szyminski, all’esordio dal primo minuto nel secondo mandato targato Stellone. Per il match contro i veneti, nel quale le due squadre giocheranno con una maglia speciale in onore dello storico gemellaggio iniziato nel 1983, sono ventidue i convocati. Alla lista degli indisponibili, di cui facevano già parte Alastra, Lo Faso e Struna, si è aggiunto in extremis anche Embalo.
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