IN REALTA’ SONO STATI I MANIFESTANTI ‘SINISTRORSI’ – IN PIAZZA SENZA AUTORIZZAZIONE – A CARICARE GLI ‘AVVERSARI’. CON MOLTA PROBABILITA’, L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI DIVIDERE IL MOVIMENTO PER FACILITARE L’INSTALLAZIONE DELLE ANTENNE DEL MEGA RADAR STATUNITENSE
Era nell’aria. E puntualmente ciò che doveva accadere è accaduto. Durante la manifestazione in corso a Palermo, militanti dei No Muos di sinistra hanno provato ad attaccare i manifestanti No Muos di destra. Ed è finita con l’inevitabile intervento della Polizia.(QUI LA CRONACA DI QUESTO POMERIGGIO)
I fatti sono andati in scena meno di dieci minuti fa (quando scriviamo sono le 18). Mentre scriviamo è ancora in corso la carica dei poliziotti.
La manifestazione era in corso già da un paio di ore. Giunti nella centralissima via Cavour, i No Muos di ‘destra’ – chiamiamoli così – sono stati caricati dai No Muos di ‘sinistra. Tutto è iniziato con un boato fortissimo: a quanto pare una bomba carta. A cui è seguita il tentativo di carica dei No Muos di ‘sinistra’ contro i No Muos di ‘destra’.
La polizia ha evitato lo scontro frontale, come vi raccontiamo dettagliatamente qua.
Chi ha passato i cinquant’anni è stato catapultato nella Palermo degli anni ’70 del secolo passato, quando le ‘legnate’ tra gruppi di destra, gruppi di sinistra e anarchici erano all’ordine del giorno. Come allora – anzi, con una solerzia maggiore di allora, forse perché, come già detto, le ‘legnate’ tra le due fazioni erano nell’aria – la Polizia è intervenuta e ha caricato i No Muos di ‘sinistra’.
L’attacco dei celerini – armati di manganello – ai militanti No Muos di ‘sinistra’ è stato giustificato, con molta probabilità, da due elementi.
In primo luogo perché sono stati loro ad attaccare i protagonisti di una manifestazione autorizzata (i cosiddetti No Muos di ‘destra’, infatti, sono scesi in piazza con tanto di autorizzazione da parte delle autorità).
In secondo luogo, perché sono stati i Non Muos di ‘sinistra’ – come già accennato – a caricare i No Muos di ‘destra’.
Che dire? Che l’epilogo di questa manifestazione, alla fine, fa il gioco dei militari americani. L’unico modo per indebolire le ragioni di chi, legittimamente, protesta contro l’installazione, in Sicilia, delle antenne del mega-radar americano è quello di dividere il Movimento. In questo modo le ragioni della rissa prendono il sopravvento su tutto il resto.
In questi passaggi della vita pubblica se c’è una cosa che va allontanata sono le divisioni. Perché, inevitabilmente, fanno il gioco di coloro i quali si intende combattere. Viene da chiedersi, a questo punto, se le divisioni e le risse di stasera – che affondano le radici in un atteggiamento ‘frazionista’ che va in scena da tempo – sono un fenomeno genuino o se, invece, hanno un sottofondo ‘teleologico’: ovvero, se perseguono un fine preciso: quello di indebolire il Movimento No Muos.
Nel primo caso – cioè se sono spontanee – sono figlie dell’immaturità. Chi scrive ricorda l’atteggiamento molto duro di Pio La Torre, ai tempi del Movimento contro l’installazione del Missili Cruise a Comiso, contro i suoi compagni di Partito (ovviamente del Pci) che infastidivano i manifestanti cattolici. Quando si manifesta contro qualcosa, ricordava La Torre, l’unità è un obiettivo prioritario.
Nel secondo caso – che purtroppo non può essere escluso – chi fomenta queste divisioni lo fa con un fine preciso: dividere il Movimento e fare venire meno le ragioni vere della manifestazione. Considerato che il PD non si è mai schierato contro il Muos di Niscemi, la seconda tesi non può essere trascurata. Anzi.
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