PER EVITARE CHE MIGLIAIA DI ELETTORI DI SINISTRA – CHE NON SONO AFFETTO SCEMI E CHE HANNO CAPITO CHE IL GOVERNO LETTA LI STA RIEMPENDO DI TASSE – NON RESTA CHE ETICHETTARE QUESTO MOVIMENTO POPOLARE COME “FASCISTA”. BELLA LA NOSTRA ITALIA, NO? SOPRATTUTTO DA QUANDO GOVERNANO QUELLI DI BILDERBERG E’ PIU’ DEMOCRATICA…
In queste ore i social net work sono pieni di post dove si cerca in tutti i modi di associare la protesta popolare dei Forconi con i fascisti, Forza Nuova eccetera eccetera. A nulla valgono le precisazioni dei vari leader di tutta l’Italia del Movimento, che hanno ripetuto fino alla noia che non vogliono essere strumentalizzati dalla politica. Perché il Movimento dei Forconi non è schierato con nessuno. Tutto questo non basta.
La macchina del fango, che nella politica italiana – soprattutto da quando il gruppo di Bilderberg ha messo piede a Palazzo Chigi – è sempre in moto non dà tregua. I Forconi debbono essere a tutti i costi catalogati come “fascisti”. Per due buoni motivi.
Il primo motivo è perché si tratta di una protesta popolare. E una protesta popolare, in Italia, non è più ammessa. Nella ‘democrazia di Bilderberg’ e dell’Unione europea delle banche e della finanza mafiosa (nel senso che ricicla i capitali delle varie mafie) il popolo deve obbedire, non protestare.
Infatti, da quando in Italia governa il gruppo di Bilderberg – attualmente al potere – i “buoni Governi” sono quelli che si ‘inchiappettano’ gl’italiani con le tasse. Mentre i “buoni cittadini” sono quelli che pagano le tasse anche se non arrivano più alla fine del mese e se la ‘chiantano’ come tanti ‘cornuti contenti’.
Se, per caso – come sta succedendo con la protesta dei Forconi – migliaia di agricoltori, artigiani, commercianti, autotrasportatori e liberi cittadini si rifiutano di farsi ‘inchiappettare’ dai Governi Bilderberg di turno, e magari scendono in piazza a protestare, ecco che sono subito etichettati come “fascisti”.
A nulla servono le dichiarazioni dei protagonisti della proteste popolare: sono “fascisti” e basta (in Sicilia, dove la protesta ancora non è esplosa, c’è una ‘variabile intelligente’: se la protesta esploderà, arriverà l’industriale antimafioso di turno per dire che i Forconi sono dei “mafiosi”).
Il secondo motivo per il quale i Forconi debbono essere definiti a tutti i costi “fascisti” sta nel fatto che, in questi giorni, finite le primarie del PD, gli elettori di questo Partito stanno ricominciando a misurarsi con la realtà. Per scoprire che tra Imu, Tares, Irpef, tasse comunali e – se si tratta di imprenditori, anche l’Irap – non gli resterà in tasca un solo euro di tredicesima.
In pratica, anche gli elettori che vanno ancora dietro al PD e al fumo ‘Europeista di prima scelta’ che questo Partito vende, non solo si ritrovano con gli occhi pieni di sogni ‘di sinistra’ e con le ‘mani vuote’, ma – guardandosi in giro – vedono che ci sono migliaia di persone – agricoltori, artigiani, commercianti, autotrasportatori e gente comune – che scendono in piazza con le palle girate perché non vogliono più pagare le tasse e, soprattutto, perché non vogliono perdere la casa che gli vogliono levare perché non hanno i soldi per pagare piccoli debiti e le tasse.
Il problema, per il PD, è che questi iscritti e simpatizzanti, a un certo punto, possano fare due più due. Constatando oggettivamente:
1) che l’anno passato, a Natale, sono stati ‘alleggeriti’ dal Governo Monti;
2) che anche quest’anno, sempre a Natale, ad ‘alleggerirli’ sta pensando il Governo ‘amico’ di Letta.
Se poi – e non è difficile arguirlo – capiranno che il prossimo anno il Governo Letta-Alfano-Bilderberg appiopperà altre tasse perché ci sono da pagare i 50 miliardi di euro all’anno per vent’anni all’Unione europea per il Fiscal Compact, questi elettori del PD potrebbero rinsavire e scendere subito in piazza con i Forconi.
Allora, per farli stare buoni e per poterli tartassare con le tasse il prossimo anno, beh, non resta che una via: dire, scrivere, gridare che i Forconi sono fascisti sono fascisti, sono fascisti…
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