La Guardia di Finanza indaga sul progetto Prometeo?

IL PROGETTO-SALVAGENTE CHE HA SBANDIERATO AI QUATTRO VENTI IL GOVERNO DEL PRESIDENTE CROCETTA FA DA TUTTE LE PARTI ACQUA. A PARTE LE BARUFFE TRA L’ASSESSORE SCILABRA E LA DOTTORESSA CORSELLO, C’E’ IL DUBBIO CHE VENGA UTILIZZATO PER FINI ELETTORALI

Non c’è pace per il progetto Prometeo assegnato in house providing dal Governo regionale al Ciapi di Priolo per la modica cifra di trentacinque milioni di euro da spendere non un dieci anni, ma in soli sette mesi. Stranezza o cos’altro? La questione non è solamente legata alla poco chiara procedura di evidenza pubblica ed all’altrettanta poco trasparente graduatoria degli idonei, c’è dell’altro. Per questo pare si sia già interessata al Guardia di finanza.

Quale altra stranezza adombrerebbe il già poco credibile agire dell’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale?

Semplice. Da un lato il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, ha dichiarato al nostro giornale che le attività e quindi i contratti ai mille e 415 lavoratori partiranno dal 16 marzo prossimo. Dall’altro l’assessore al ramo, Nelli Scilabra, annuncia alla stampa che entro due mesi saranno avviati gli aventi diritto inseriti nella graduatoria degli idonei.

Ci chiediamo: quanti assessori ci sono in questo Governo? È così difficile parlare con chiarezza ai lavoratori e diramare una corretta e trasparente informazione? È così difficile spiegare ai siciliani che il progetto ritarda a partire perché si attende la concomitanza della scadenza elettorale?

Queste elezioni al Parlamento europeo hanno ulteriormente rallentato alcuni processi già di per sé lentissimi. A che gioco giochiamo? La merce di scambio è carne umana, qualcuno forse lo ha dimenticato?

Da qualche mese decine di lavoratori di diversi enti formativi, soprattutto dell’ente formativo Ial Sicilia, vivono un una tenda davanti i cancelli della sede dell’assessorato regionale alla Formazione professionale. Ed il fatto è vissuto nel più assoluto menefreghismo dell’assessore Scilabra e della dottoressa Corsello, insensibili a capire che dietro ci sono famiglie con le loro storie e bambini da sfamare. Anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta fa finta di niente. Ed a questa conclusione, ahimè , si arriva attraverso il semplice e disarmante esame dei fatti.

Nessuna accelerazione è stata data al procedimento che dovrebbe vedere mille e 415 lavoratori, disperati per aver quasi certamente perduto un anno di stipendio e con ogni probabilità il posto di lavoro sicuro. Il che significa perdere la dignità di fronte alla propria famiglia ed alla società. È questo il Governo della chiarezza e della rivoluzione? È questo il senso che vogiono dare il presidente Crocetta e la sua “armata Brancaleone” composta da tecnici al governo della Sicilia che, sinceramente, hanno mostrato il lato peggiore dell’Isola, quella che resta lontana mille miglia dalle aspettative di lavoro e sicurezza dei siciliani e pensa esclusivamente agli affari propri e degli amici degli amici.

In politica ci sta tutto e il contrario di tutto, però affamare il popolo non è pratica che può ricondursi alla democrazia. Affamare il popolo è un atteggiamento che caratterizza il Governo di pochi o di uno solo. In Sicilia non vi è un despota, per carità, nell’azione del governatore Crocetta non si registra una tale tracotanza e forza d’urto, semmai è il Governo di pochi e per giunta assetati di potere e basta!

E non è finita. A suffragare i nostri dubbi e le nostre perplessità le continue indiscrezioni che pervengono al nostro giornale circa una perseverante attività della Guardia di Finanza finalizzata a fare luce, a quanto sembra, sull’intera operazione Prometeo, che dovrebbe impegnare, nell’erogazione di circa duecentosettanta mila ore formative, mille e 415 lavoratori per sette mesi, per presunte anomalie sia per le modalità di reclutamento che le finalità da realizzare. Pare addirittura che proprio ieri si siano presentati negli uffici preposti, e non sarebbe la prima volta, le Fiamme gialle per acquisire carte e documenti.

Anche il progetto Spartacus, altri trentacinque milioni di euro assegnati al Ciapi di Priolo con la formula “in house providing”, diretta a tenere impiegati circa mille e 800 ex sportellisti per sei mesi, sarebbe stato oggetto, qualche mese fa, di attenzione da parte della Guardia di Finanza.

Questo Governo regionale che lancia continuamente “messaggi subliminari” attraverso la stampa tendenti a rappresentare il settore formativo come riorganizzato, efficiente, efficace e trasparente, a noi appare l’esatto contrario, ma comprendiamo che possiamo solo dare fastidio a qualcuno e nulla più. Beh, se, invece, ad essere interessati sarebbero altri e questi si chiamerebbero gli esperti uomini delle Fiamme gialle, più di qualcuno dovrebbe cominciare ad interrogarsi per capire cosa potrebbe succedere.

Giuseppe Messina

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