La discarica scrive ai presidi di Motta e Misterbianco Protesta per l’ambiente? «Disdicevole usare bambini»

Anche la discarica Oikos di Motta Sant’Anastasia si è interessata ai Fridays for future. Il 26 settembre, infatti, l’amministratore delegato della società, l’avvocato Luciano Taurino, ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici di tutte le scuole dei Comuni di Misterbianco e Motta (quelli vicini alla discarica), al ministro dell’Istruzione e al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale. Obiettivo? Fare presente ai presidi che «qualsiasi coinvolgimento delle istituzioni scolastiche che dovesse concorrere alla commissione di illeciti civili e penali nei confronti della Oikos spa verrà perseguito nei termini di legge».

La ricostruzione della premessa a questa lettera si intravede in filigrana nelle prime righe. «Ho appreso – scrive Taurino – del tentativo di alcuni esponenti dei comitati No discarica e di rappresentanti delle istituzioni di Misterbianco di strumentalizzare la manifestazione per la tutela dell’ambiente che vedrà coinvolte le scolaresche venerdì 27 settembre». L’idea dei comitati, poi effettivamente realizzata all’esterno di alcune scuole, era di apporre degli striscioni contro l’impianto di contrada Valanghe d’inverno, in territorio di Motta, a poca distanza da Misterbianco.

«Una manifestazione che dovrebbe servire a fare riflettere gli studenti – aggiunge l’amministratore delegato della discarica – potrebbe tramutarsi in un atto d’accusa tendenzioso e senza contraddittorio nei confronti della Oikos spa». Coinvolgendo in modo, a dire di Taurino «disdicevole», bambini e adolescenti, «utilizzati per veicolare un messaggio della cui natura e potenzialità sono evidentemente inconsapevoli».

«Voglio sperare – continua l’ad – che le istituzioni scolastiche non abdichino alla loro missione di neutralità nei riguardi di battaglie ideologiche e politiche che mirano a colpire soggetti imprenditoriali privati e voglio augurarmi che le stesse non si rendano complici di un attacco sconsiderato». Che non terrebbe conto, invece, del fatto che i giovani sarebbero «ignari della totale estraneità della Oikos rispetto alle reali problematiche ambientali». 

Da qui l’avvertimento: se le scuole prenderanno posizione o supporteranno chi combatte contro le attività di abbancamento di Oikos sul territorio, la società procederà per le vie legali. «Si rimane invece a disposizione per ogni utile iniziativa – conclude la missiva – che possa consentire agli studenti di formarsi un autonomo giudizio critico dopo avere conosciuto davvero con i loro occhi ciò che accade all’interno degli impianti di proprietà della Oikos spa».

Luisa Santangelo

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