La crisi dei Comuni siciliani/ Lupo (PD): “Noi stiamo con i Sindaci”. Pistorio: “Serve collegialità”

VINCENZO FIGUCCIA (PARTITO DEI SICILIANI-MPA) PROPONE DI ESAUTORARE IL GOVERNO CROCETTA E DI FAR DIALOGARE I PRIMI CITTADINI DIRETTAMENTE CON L’ARS

Nella Sicilia che cade a pezzi a causa di un Governo regionale che decide di non decidere ci sono pure i Comuni. Ieri, a Palermo, manifestazione dei Sindaci. Obiettivo: costringere l’esecutivo regionale a fare qualcosa, oltre ai tagli.

Sui Comuni si muove un po’ tutta la politica siciliana. Quella responsabile, ovviamente. Spiega, in un comunicato, il segretario regionale del PD siciliano, Giuseppe Lupo: ”Condivido le ragioni della protesta dei Sindaci che chiedono il reintegro del fondo delle autonomie locali, in particolare per i Comuni con meno di cinquemila abitanti, per garantire i servizi essenziali ai cittadini. ‘Il Governo regionale e l’Ars – aggiunge Lupo – affrontino con urgenza questa emergenza che rischia di mandare in dissesto gran parte dei Comuni, d’intesa con l’Anci”.

Anche se con un linguaggio piuttosto ‘politico’, il segretario regionale dell’Udc dell’Isola, Giovanni Pistorio, ammette, di fatto, che nel rapporto tra Governo siciliani e Comuni c’è qualcosa che non va: “C’è un indiscutibile e generoso impegno da parte degli assessori della Giunta regionale – dice Pistorio prendendola alla ‘lontana’ – e l’Udc è particolarmente orgogliosa del lavoro degli assessori Cartabellotta, Valenti e Bonafede, i quali si stanno impegnando con straordinaria competenza e dedizione nei loro settori. Tuttavia, la complessità di molte questioni, la loro urgenza e delicatezza, a cominciare dall’emergenza che riguarda gli enti locali, richiedono che il lavoro degli assessori sia coordinato e sostenuto dalle forze politiche della maggioranza”.

In pratica, sembra dire Pistorio, non c’è alcun coordinamento tra l’azione degli assessori e la maggioranza che sostiene il Governo. “Auspichiamo – aggiunge il segretario regionale dei centristi – che al suo rientro il Presidente della Regione Crocetta possa avviare un confronto immediato con i partiti della maggioranza per attivare quella collegialità che abbiamo sempre richiesto finalizzata a definire le priorità e il merito dell’agenda di Governo”.

Questo, forse, è il passaggio più delicato del comunicato stampa di Pistorio. Con molta probabilità, qualche assessore ha già da tempo una strategia – e anche qualche possibile soluzione – per i problemi dei Comuni. Ma il presidente della Regione Crocetta e il suo ‘cerchio magico’, vuoi perché non si raccordano quasi mai con i Partiti che sostengono il Governo, vuoi perché non sanno cosa fare lasciano incancrenire i problemi.

Sula crisi dei Comuni siciliani interviene anche il vice capogruppo all’Ars del Partito dei Siciliani-Mpa, Vincenzo Figuccia: “I Comuni siciliani, soprattutto quelli più piccoli, sono allo stremo, costretti ormai all’elemosina per garantire servizi minimi essenziali

ai cittadini. Di fronte a questa situazione il Governo regionale continua ad andare avanti con il paraocchi, proponendo una presunta riforma che sarà in realtà la pietra tombale per molte realtà locali. La manifestazione dei Sindaci di ieri è solo il sintomo di un malessere ormai insostenibile di chi deve quotidianamente affrontare e risolvere le necessità dei cittadini ma non ha strumenti per farlo.”

“E’ inutile fingere di nasconderlo – prosegue Figuccia -: la cosiddetta spending review, nata con il sacrosanto obiettivo di tagliare alcuni costi della burocrazia e della politica, si è trasformata in una mannaia che falcia le spese indispensabili per molte amministrazioni, soprattutto limitando i servizi essenziali ai cittadini”.

“In nome della spending review, aggravata dall’instabilità politica del Governatore Crocetta – precisa l’esponente del Partito dei Siciliani-Mpa – entro poche settimane i Comuni siciliani si troveranno ad affrontare tante e tutte gravi emergenze:

– la scadenza dei contratti per migliaia di precari;

– la gestione dei rifiuti la cui riforma non è mai partita e che assume sempre più una dimensione gravissima;

– la gestione dell’acqua, dove il Governo è ormai all’improvvisazione e che rischia di determinare una crisi gravissima del settore”.

“Di fronte a queste emergenze – dice ancora Figuccia – l’unica proposta di Crocetta è quella di fare accorpamenti e tagliare i Comuni sotto i cinquemila abitanti, magari conditi da lunghi periodi di commissariamenti come sta avvenendo per le Provincie”.

Da qui la proposta del parlamentare autonomista rivolta agli amministratori locali:

“E’ ormai indispensabile una ‘Unità di crisi’ composta da Sincaci e Ammministratori locali che si coordinino fra loro – afferma -. Una Unità che, se perdurasse l’atteggiamento di chiusura del Presidente Crocetta, assuma anche tutte le iniziative concrete, sul piano legislativo, normativo e legale per difendere non solo la propria autonomia ma soprattutto la possibilità di dare risposte e servizi ai cittadini”.

“Proprio su questo tema – conclude Figuccia – convocherò a Caltanissetta un incontro dei Sindaci per il prossimo 21 settembre”.

 

Redazione

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