SOTTO ACCUSA LA PASSATA GIUNTA LOMBARDO. MA I ‘BORDELLI’ SI ANNUNCIANO PURE PER CROCETTA & COMPANY. CI SI CHIEDE: LINCHIESTA DELLA MAGISTRATURA CONTABILE RIGUARDA TUTTI DIRIGENTI ESTERNI ALLAMMINISTRAZIONE? IN QUESTO CASO PREPARIAMOCI AD ASSISTERE A UNECATOMBE
La notizia non ci stupisce. Anche perché LinkSicilia, da quando è in rete, ha sempre manifestato dubbi sul ricorso ai dirigenti esterni alla Regione siciliana. Il riferimento non è soltanto ai dirigenti generali – oggetto, oggi, di unindagine della Corte dei Conti – ma di tutti i dirigenti esterni allamministrazione regionale.
Ieri sera si è sparsa la notizia delle indagini avviate dalla Procura generale della Corte dei Conti sulle nomine dei dirigenti esterni alla Regione. Sarebbero già primi i primi 14 avvisi di comparizione.
I fatti contestati dalla magistratura contabile riguardano, per ora, la passata Giunta regionale retta da Raffaele Lombardo. Nell’inchiesta sono finiti il dirigente generale dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione, Romeo Palma, lallora dirigente generale per le Attività produttive, Nicola Vernuccio, lallora dirigente generale del dipartimento dell’Energia, Rossana Interlandi, lallora dirigente generale dell’Agenzia regionale per l’Impiego, Rino Lo Nigro, lallora dirigente generale del dipartimento della Pubblica Istruzione, Patrizia Monterosso (oggi segretario generale della presidenza della Regione), lallora dirigente generale dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, lallora dirigente generale del dipartimento per la Pesca, Gian Maria Sparma, lallora dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Maurizio Guizzardi e lallora dirigente generale del dipartimento regionale per le attività sanitarie, Mario Zappia.
Il presunto danno contestato dal procuratore della Corte dei Conti, Giuseppe Aloisio, come si legge negli inviti a comparire appena notificati, è di 2 milioni e 60 mila euro. A restituire la somma nelle casse della Regione vengono chiamati i componenti della passata Giunta di Raffaele Lombardo. E cioè:; lo stesso Lombardo e gli assessori regionali Gaetano Armao, Giovambattista Bufardeci, Mario Centorrino, Caterina Chinnici, Michele Cimino, Giovanni Di Mauro, Luigi Gentile, Nicola Leanza, Pier Carmelo Russo, Massimo Russo, Antonino Strano, Marco Venturi e il dirigente capo di Gabinetto Antonino Scimemi.
Il motivo per il quale la Corte dei Conti contesta il ricorso ai dirigenti generali esterni è semplice: prima di chiamare dirigenti esterni allamministrazione il Governo deve verificare se tali posti possono essere occupati da personale interno alla stessa amministrazione.
Supponiamo che lex presidente e gli ex assessori, nel difendersi dalle accuse formulate dalla Procura della Corte dei Conti, proveranno a dimostrare che il ricorso ad esterni è stato legittimo. La strada, per loro, si annuncia tutta in salita. Perché tra i dirigenti esterni nominati dalla Giunta Lombardo, con rispetto parlando, non ci sembra ci siano dei geni. Anzi, ci sono state nomine molto contestate. Come quella di Romeo Palma, del quale ricordiamo le sue peripezie per iscriversi allOrdine degli avvocati.
Per Palma, tra laltro, la vicenda nella quale si ritrova coinvolto, visto che su di lui stanno indagando suoi colleghi: lattuale dirigente generale dellUfficio Legislativo e Legale della Regione (Palma, per la cronaca, è stato confermato al suo posto dallattuale Governo regionale retto da Rosario Crocetta) è un magistrato della Corte dei Conti.
Che dire di questa storia? Due considerazioni.
Prima considerazione. Linchiesta della Corte dei Conti non potrà non avere refluenze sullattuale Governo della Regione. Perché se dovesse essere provata linopportunità di ricorrere a dirigenti esterni in presenza di professionalità interne allamministrazione regionale (elemento, questo, sul quale, a nostro sommesso parere, non ci sono dubbi), ebbene, anche la Giunta Crocetta verrà chiamata a rispondere degli stessi fatti.
Sempre per la cronaca, infatti, lattuale esecutivo regionale, oltre ad aver confermato il già citato Palma allUfficio Legislativo e Legale, ha confermato Patrizia Monterosso quale segretario generale della presidenza della Regione (è la prima volta, nella storia dellAutonomia siciliana, che la più alta carica amministrativa dellamministrazione regionale viene affidata a un esterno) e ha nominato Marco Lupo al vertice del dipartimento regionale per lacqua e i rifiuti (per essere precisi, Lupo, in questo momento, è anche il Commissario unico di tutte le operazioni della Regione in materia di rifiuti).
Seconda considerazione.
Non abbiamo ancora capito se linchiesta della Procura della Corte dei Conti riguarda solo i dirigenti generali dei dipartimenti esterni alla Regione o tutti i dirigenti esterni alla Regione. Nel primo caso, siamo davanti a fatti gravi, ma circoscritti a un ristretto numero di persone. Nel secondo caso – cioè nel caso in cui linopportunità delle nomine riguardi tutti i dirigenti esterni allamministrazione regionale – si aprirebbe, finalmente, un capitolo di chiarezza in una vicenda che, da anni, va avanti nella pressoché totale oscurità amministrativa.
La Regione siciliana – i Governi ella Regione siciliana, compreso lattuale di Rosario Crocetta – si sciacquano spesso la bocca con la parola trasparenza. Ma di trasparente, nellincredibile vicenda dei dirigenti esterni allamministrazione regionale non cè proprio nulla.
LinkSicilia si è occupato spesso di questi fortunati dei quali, sempre nel nome della trasparenza, non si conosce nemmeno il numero. Di questa storia dei dirigenti regionali esterni allamministrazione regionale è nota solo lassurdità, larroganza e la protervia con le quali la classe politica siciliana tratta la cosa pubblica come un fatto esclusivamente privato.
La Regione siciliana, grazie alle follie della legge regionale n. 10 del 2000, si trova già con mille e 800 dirigenti, oggi quasi tutti senza contratto (la metà di questi, ancora per la cronaca, non ha mai svolto incarichi dirigenziali).
Ebbene, a fronte di un numero già esagerato di dirigenti (quando, nel 2000, si approvò la legge 10, si scoprì che, per qualche mese, la Regione siciliana aveva più dirigenti di tutta la Francia!), i Governi regionali – compreso il Governo attuale – hanno sempre trovato del tutto normale nominare dirigenti esterni allamministrazione, senza rendere noto il numero, i nomi dei fortunati e, soprattutto, le retribuzioni.
Il caso è scoppiato, per caso, ad inizio di questa legislatura, quando lonorevole Antonio Venturino, oggi vice presidente dellArs, allora ancora esponente del Movimento 5 Stelle, ha chiesto conto e ragione di questo folto gruppo di fortunati. Si è trattato solo di un attimo: perché Venturino è stato messo subito a tacere. Tantè vero che, anche da vice presidente dellArs, non ha mai più sollevato tale questione.
E arrivato il momento di fare chiarezza su questo scandalo? Solo la Corte dei Conti può scoperchiare questa pentola.
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